Legge gioco Puglia, STS: “Sancita la convivenza tra salute pubblica e gioco legale”

“Dopo sei anni di lungo lavoro fatto di colloqui, audizioni e relazioni presentate ai consiglieri regionali pugliesi, finalmente possiamo gioire. Il testo che è stato approvato nel tardo pomeriggio del 5 giugno, infatti, modifica finalmente la Legge del 2013 che sanciva la fine del gioco pubblico nella Regione Puglia a partire dal 20 dicembre 2018. Fin da allora, il nostro Sindacato non ha mai smesso di lavorare per cancellare la norma che stabiliva il divieto di collocare apparecchi per il gioco in locali posti a una distanza inferiore a 500 metri da una lunga serie di luoghi sensibili”. E’ quanto si legge in una nota STS, il Sindacato Totoricevitori Sportivi. “Dopo aver supportato, con una partecipata manifestazione di piazza, la proposta emendativa dell’On. Abaterusso – continua STS – che, nel novembre scorso, portò alla proroga di sei mesi dell’entrata in vigore dei divieti, possiamo dire di aver chiuso in bellezza. Con le modifiche alla legge regionale approvate ieri, l’elenco dei luoghi sensibili è stato limitato ai soli istituti scolastici di primo e secondo grado, università, biblioteche pubbliche, ospedali e luoghi di culto, mentre la distanza è scesa da 500 a 250 metri. Ma la cosa davvero importante è che il divieto si applicherà solo alle nuove aperture, mentre le attività già esistenti, come le nostre tabaccherie, potranno continuare a lavorare. La Puglia ha perciò deciso che la tutela della salute e la salvaguardia delle attività economiche del settore sono possibili senza sacrificare l’una o l’altra. Dopo altre Regioni come la Liguria, la Toscana, la Lombardia o la Calabria, anche la Puglia decide di non far chiudere migliaia di imprese puntando ad altri strumenti per curare la dipendenza da gioco. Speriamo che l’onda lunga continui”, ha concluso. cdn/AGIMEG