Le slot spente costano allo Stato almeno 750mila euro al giorno. Già “persi” quattro milioni di euro. Palese (Agcai) ad Agimeg: “Vogliamo tutelare i giocatori visto che il Governo ha riversato su di loro parte delle nuove tasse”

“E’ impossibile fare un censimento delle slot spente‎, ma ricevo ogni minuto foto da gestori che stanno aderendo alla nostra manifestazione. Molto prudentemente posso stimare che ci sia almeno un 5% delle macchine ferme”. Lo spiega a Agimeg Benedetto Palese, al termine della manifestazione di fronte al ministero dello Sviluppo Economico contro il giro di vite sulle slot assestato per finanziare reddito di cittadinanza e quota 100. “In sostanza l’Erario perde ogni giorno almeno 750mila euro di prelievo sulle slot. Ma questo non è il nostro obiettivo” aggiunge ancora Palese. “Stiamo spegnendo le macchine per tutelare il giocatore, il Governo ha riversato sul giocatore parte delle nuove tasse, abbattendo la percentuale di vincite. E questo vuol dire che I giocatori perderanno più soldi”. Palese ricorda infine che l’Agcai ha lanciato da tempo una proposta per introdurre sul mercato delle “macchine con più intrattenimento con percentuali di vincita più alte affinché si abbia un costo orario molto più limitato, simile a quella di un flipper. In questo modo non si sfocerebbe nell’azzardo”. gr/AGIMEG