“Il governo ha tentato, è il caso di dirlo, un azzardo che non andrà in porto. Il gioco delle tre carte dei saltimbanchi Letta e Saccomanni è ormai chiaro agli occhi dei cittadini. La Corte dei conti si è dichiarata addirittura imbarazzata per gli interventi del governo su questo contenzioso tra un grado e l’altro di giudizio”. E’ il giudizio che esprimono i deputati del MoVimento 5 Stelle dopo l’audizione – che si è tenuta questa mattina presso di fronte alle Commissioni Bilancio e Finanze riunite – dei delegati della Corte dei Conti. “La Corte dei conti ha svelato l’inganno, anche se non ha tolto il velo in modo completo. E i magistrati contabili danno conforto alla nostra denuncia nei confronti del Presidente della Repubblica. Napolitano, lo abbiamo detto più volte, ha firmato infatti un decreto Imu che ha coperture a dir poco ballerine, per non dire inesistenti. Dunque viola il principio del pareggio di bilancio contenuto nell’articolo 81 della Costituzione. Ora i nodi vengono al pettine e le responsabilità del Capo dello Stato sono evidenti, perché il provvedimento è incostituzionale”. E quindi, concludono i deputati dell’M5S: “Quasi sicuramente il governo dovrà ricorrere alle clausole di salvaguardia e all’aumento di acconti (anch’esso “bacchettato” dalla Corte dei conti) e accise, per esempio sulla benzina. Il risultato? Tasse abolite per finta e tasse aumentate per davvero”. lp/AGIMEG
