Imu, dalla sanatoria delle maxipenali lo Stato incasserà tra i 618 e i 742 milioni

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di sabato il decreto Disposizioni urgenti in materia di IMU nel quale è contenuta anche la norma che consente la sanatoria per le maxipenali newslot. Se tutti i concessionari aderissero, la sanatoria porterebbe nelle case dello Stato tra i 618 e i 742 milioni di euro, ovvero tra il 25 e il 30% dei 2 miliardi 475 milioni previsti dalla condanna di primo grado. Il testo non differisce nella sostanza da quello anticipato da Agimeg. Confermati in particolare la misura minima del 25% che i soggetti condannati in primo grado devono offrirsi di pagare, e il termini del 15 ottobre, entro cui i concessionari devono presentare l’istanza al giudice d’appello. Quest’ultimo dovrà pronunciarsi entro i 15 giorni successivi, e in caso di accoglimento determinerà “la somma dovuta in misura non inferiore a quella richiesta, stabilendo il termine perentorio per il versamento entro il 15 novembre 2013”. Come limite massimo alla sanatoria, resta la misura del 30% fissata dalla Finanziaria 2006, dal momento che il decreto sull’Imu estende l’applicazione dei commi da 231 a 233. Di seguito il testo della norma.

 

1. In considerazione della particolare opportunità di addivenire in tempi rapidi all’effettiva riparazione dei danni erariali accertati con sentenza di primo grado, le disposizioni di cui all’articolo 1, commi da 231 a 233, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, e successive modificazioni, si applicano anche nei giudizi su fatti avvenuti anche solo in parte anteriormente alla data di entrata in vigore della predetta legge, indipendentemente dalla data dell’evento dannoso nonché a quelli inerenti danni erariali verificatisi entro la data di entrata in vigore del presente decreto, a condizione che la richiesta di definizione sia presentata conformemente a quanto disposto nel comma 2.

2. Ai fini dell’applicazione delle disposizioni di cui al comma 1, deve essere presentata, nei venti giorni precedenti l’udienza di discussione e comunque entro il 15 ottobre 2013, specifica richiesta di definizione e la somma ivi indicata non può essere inferiore al 25 per cento del danno quantificato nella sentenza di primo grado; in tali casi, la sezione d’appello delibera in camera di consiglio nel termine perentorio di 15 giorni successivi al deposito della richiesta e, in caso di accoglimento, ai fini della definizione del giudizio ai sensi del comma 233, con decreto da comunicare immediatamente alle parti determina la somma dovuta in misura non inferiore a quella richiesta, stabilendo il termine perentorio per il versamento entro il 15 novembre 2013.

 

Ecco quanto potrebbero pagare i singoli concessionari

 

condanna importo minimo importo massimo
Bplus 845,0 211,3 253,5
Cirsa 120,0 30,0 36,0
Sisal 245,0 61,3 73,5
Lottomatica 100,0 25,0 30,0
Gmatica 150,0 37,5 45,0
Codere 115,0 28,8 34,5
Hbg 200,0 50,0 60,0
Gamenet 235,0 58,8 70,5
Cogetech 255,0 63,8 76,5
Snai 210,0 52,5 63,0
totale 2.475,0 618,8 742,5

importi in milioni di euro

gr/AGIMEG