Iacolino (PPE): “La cooperazione tra gli Stati è fondamentale per combattere il match fixing”

Approvata oggi in Plenaria a Strasburgo una risoluzione contro le scommesse illegali nello sport – della quale è firmatario l’On. Salvatore Iacolino, Relatore permanente della Commissione speciale per la lotta contro la criminalità organizzata del Parlamento Europeo – che impegna la Commissione europea e gli Stati membri a salvaguardare l’integrità ed i valori delle competizioni sportive e a spezzare, con sanzioni più severe, i legami tra la criminalità organizzata ed il fenomeno delle scommesse illegali e delle partite truccate.

Nel corso del suo intervento in Aula l’On. Iacolino ha affermato che “lo sport è innanzitutto attività fisica, benessere, rispetto dell’avversario, sana competizione con regole che devono essere rispettate. Accanto alla lotta al doping e alla promozione di stili di vita sani per gli atleti, è necessario difendere l’integrità di chi pratica sport a livello agonistico e amatoriale attraverso un contrasto netto e deciso al fenomeno delle scommesse illegali e delle partite truccate.

Le partite truccate e la relativa corruzione di atleti, giocatori e arbitri rappresentano una minaccia concreta all’economia lecita. Il giro d’affari delle scommesse sportive – diffuse in tutto il mondo grazie all’utilizzo di internet – vale cento miliardi di euro l’anno. E su di esso agisce – attraverso reti di scommesse illegali – il crimine organizzato per trarne profitto economico, finanziare le proprie attività illecite e riciclare denaro sporco con l’ausilio dei paradisi asiatici delle scommesse illegali.

E’ necessario che l’Unione Europea si doti di standard giuridici comuni prevedendo sanzioni dissuasive che consentano prevenzione, contrasto e il monitoraggio dei flussi finanziari per tutelare i consumatori e gli operatori di gioco legale e preservare l’integrità e l’immagine dello sport, con il concorso di agenzie educative e federazioni sportive.

Al contempo, appare fondamentale una maggiore cooperazione giudiziaria e di polizia tra Stati membri e Paesi terzi per contrastare efficacemente un business mondiale che alimenta, con puntate su eventi sportivi, l’attività di organizzazioni criminali transnazionali”.

rg/AGIMEG