Guardamagna (sindaco Mede) ad Agimeg: “Se lo Stato volesse davvero limitare il gioco dovrebbe dotarsi di strumenti normativi più restrittivi”

“Il Regolamento approvato dal Comune di Mede prevede alcune misure che intendono mitigare il fenomeno del gioco e regolamentarlo. In particolare: limiti orari per gli apparecchi dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 23, e le distanze da luoghi sensibili come previste dalla legge regionale. Ma non solo, anche la corretta informazione nei luoghi in cui si gioca delle possibili ripercussioni negative sulla salute e sugli aspetti sociali, il divieto di pubblicizzare le vincite ottenute nell’esercizio e controllo dei minori”. E’ quanto ha dichiarato ad Agimeg il sindaco di Mede, nella provincia di Pavia, Giorgio Guardamagna in merito al Regolamento sul contrasto del gioco patologico approvato nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale. “Oltre a ciò sono previste le sanzioni amministrative per i contravventori. Vorrei evidenziare un’incongruenza ed ipocrisia evidente: lo Stato è il detentore dei giochi, attraverso le sue agenzie, e quindi oggettivamente responsabile della situazione. Ma poi annovera tra le dipendenza la ludopatia e mette in campo azioni dissuasive. Tutto questo sembra abbastanza strano. Le politiche proibizionistiche – ha aggiunto – sono ovviamente dovute ma penso che abbiano riscontri molto bassi. Credo che il gioco in sé porti comunque pericoli di illegalità. Lo Stato, se volesse davvero contrastare il gioco, dovrebbe dotarsi di strumenti normativi più restrittivi e attuare controlli molto più pregnanti, ma naturalmente andrebbe contro i propri interessi”. “Al momento i volumi che abbiamo notato ci dicono che anche in comunità come la nostra, medio/piccola, si gioca in modo molto preoccupante. Abbiamo quindi pensato a questo strumento normativo per cercare di arginare il fenomeno, vedremo poi con quali risultati. Certo – ha continuato il primo cittadino -, le limitazioni minime imposte non rappresentano la soluzione di un problema che affonda le proprie radici certamente nel gusto del gioco, che di per sé è anche accettabile. Noi abbiamo anche intenzione di sensibilizzare gli esercenti con un incontro in cui verranno date informazioni riguardanti il Regolamento. Ma non solo, stiamo lavorando ad incontri pubblici per sensibilizzare la cittadinanza sui pericoli connessi, oltre che orientarli verso le entità (specialisti ATS, Associazioni di volontariato del settore) che possano aiutare nel momento in cui si cada nel vortice del gioco, e si decida di uscirne”, ha concluso. cdn/AGIMEG