Green Pass, riordino e futuro delle sale giochi in Italia: gli interventi di Distante (Sapar), Pucci (As.Tro), Cardia (Acadi)

Distante (Pres. Sapar): “Sul nostro settore solo pregiudizio ed ipocrisia. Senza un raccordo tra Governo, Mef, ADM ed operatori del settore, il riordino non potrà salvaguardare il comparto”

dal nostro inviato a Rimini – “Dopo mesi di chiusure abbiamo riaperto, ma non è cambiato nulla. Abbiamo rappresentanti al Governo che con le aziende chiuse ci dicono di cambiare lavoro. Sul nostro settore c’è solo pregiudizio ed ipocrisia. L’unica soluzione è fare fronte comune: Enada Rimini è importante quest’anno perché dimostra a tutti che siamo ancora vivi”. E’ quanto ha affermato il presidente di Sapar, Domenico Distante, nel corso del convegno “Doppio lockdown, Green Pass e futuro delle sale giochi”.

“Tra restare chiusi o riaprire, preferisco sempre il Green Pass che ci consente di tornare a lavorare. Ora la sfida si gioca con il prossimo riordino del settore. Ma non può essere inserito nella prossima legge di bilancio, senza approfondire tutte le problematiche del settore. Il Governo ci deve ascoltare, il riordino deve tutelare e salvaguardare un comparto così importante. Aspettiamo questo momento da anni, continuare nell’incertezza non porta sicurezza al settore. Senza un raccordo tra Governo, Mef, ADM ed operatori del settore, il riordino non potrà salvaguardare il comparto. Speriamo si possa trovare una quadra, senza ipocrisie e senza pregiudizi”, ha concluso Distante. cr/AGIMEG

Pucci (Pres. Astro): “Riordino occasione incredibile per dare un futuro al settore del gioco, ma serve nostro coinvolgimento nelle scelte del Governo”

dal nostro inviato a Rimini – “Abbiamo ripreso a lavorare, i problemi esistono, ma il fatto di essere qui ad Enada è positivo, un ritorno alla normalità. Il riordino è necessario, molte regioni nei prossimi mesi andranno in scadenza con il distanziometro, serve un coinvolgimento del settore nelle scelte del Governo in tema di gioco. E’ necessario un confronto simmetrico – e non asimmetrico come ora, in cui le parole dell’Osservatorio sul gioco hanno un peso maggiore rispetto alle evidenze della realtà – ed una partecipazione degli operatori del settore”. Lo ha detto Massimiliano Pucci, Presidente di Astro, nel corso del convegno “Doppio lockdown, Green Pass e futuro delle sale giochi”.

“Abbiamo un’occasione incredibile, quella di dare un futuro al settore. Si discute di legalizzare le droghe leggere mentre si vieta il gioco, è una grande ipocrisia della politica e va evidenziato. Il nuovo riordino deve vederci coinvolti, non dimentichiamo che il comparto da’ lavoro a 150 mila persone e garantisce 11 miliardi di entrate erariali. Dobbiamo lavorare uniti ad un documento integrato da presentare alla politica. Se perdiamo questa occasione, passeranno altri anni prima di poterne avere un’altra”.

“Il Green Pass per il settore è stata una misura fondamentale, senza non avremmo mai riaperto. L’alternativa era la chiusura. Ora dobbiamo aprire un fronte di discussione interno al comparto, per creare un settore più sostenibile. Viviamo una fase costituente, rappresentando un’intera filiera che va dalle slot ai comma 7, dai Pvr alle agenzie a terra. L’importante è restare uniti”.

Cardia (Pres. Acadi): “Green Pass fondamentale per riaprire, ma serve riordino che garantisca la sostenibilità del settore del gioco”

dal nostro inviato a Rimini – “Abbiamo superato un anno terribile, in cui siamo stati chiusi per mesi. Ora con la legislazione che prevede il Green Pass, con il Piano vaccini, abbiamo la prospettiva di poter lavorare. Sono felice se penso a dove eravamo esattamente un anno fa”. Lo ha dichiarato il presidente di Acadi, Geronimo Cardia, nel corso del convegno “Doppio lockdown, Green Pass e futuro delle sale giochi” che si è tenuto ad Enada.

“Il comparto oggi è coeso, il nemico è la ghettizzazione. Serve una partecipazione del settore alle decisioni della politica. Solamente attraverso il dialogo possiamo far capire che quanto affermato ad esempio dall’Osservatorio sul gioco (che il settore non doveva essere riaperto in quanto portava a gioco patologico e a suicidi, ndr) non corrisponde alla realtà. Il Green Pass oggi è la chiave per poter alzare le nostre saracinesche – ha proseguito Cardia – e dunque ben venga come misura. Non dobbiamo mai dimenticare il rischio che abbiamo corso in questi mesi, di non poter più riaprire anche a causa di iniziative disordinate imposte dai vari governatori regionali”.

Sul riordino del settore, Cardia ha affermato che “molte concessioni sono in scadenza, lo Stato si attende entrate di denaro, ma vi sono ancora nodi da sciogliere. Ad esempio ancora non è stato nominato un nuovo sottosegretario al Mef con delega ai giochi (dopo dimissioni dell’on. Durigon, ndr). Il nuovo riordino deve prevedere una legislazione che sia sostenibile per il comparto, come ad esempio accaduto in Puglia in cui si è fatta marcia indietro, con un distanziometro ridotto per salvaguardare le attività esistenti. Il gioco pubblico scaccia l’illegalità, motivo per cui deve essere tutelato attraverso una legislazione che trovi soluzioni definitive”, ha concluso. cr/AGIMEG