Green Pass, cabina di regia: dopo 5 giorni di accesso al lavoro senza certificazione, sospensione dello stipendio

Potrebbe entrare in vigore il 15 ottobre il decreto per l’estensione dell’obbligo di Green Pass ai lavoratori del settore pubblico e privato. La data sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri di oggi, chiamato a confermarla. Arriva poi la sospensione dal lavoro e quindi dallo stipendio dopo 5 giorni di accesso senza il Green pass. E’ questo l’orientamento che emerge al termine della cabina di regia del governo. La sanzione varrà sia per il pubblico che per il privato. Per chi eluda i controlli viene anche prevista una sanzione pecuniaria. E vengono fatte salve altre sanzioni disciplinari. Si va, inoltre, verso l’estensione dell’obbligo del Green Pass anche per gli organi costituzionali, includendo dunque il Quirinale e la Corte Costituzionale. L’obbligo, quindi, riguarderà anche le cariche elettive di Camera e Senato. L’obbligo, per il principio dell’autodichia, non può applicarsi automaticamente agli organi costituzionali che, secondo quanto prevedrebbe il decreto sul “super Green Pass”, saranno chiamati a pronunciarsi entro il 15 ottobre. Via libera anche al prezzo più basso per i tamponi: saranno gratuiti per chi è esonerato dal vaccino, calmierati a 8 euro sotto i 18 anni, a 15 euro per i maggiorenni, ma solo fino al 31 dicembre. Durante la cabina di regia, c’è stato uno scontro tra il ministro della Cultura Dario Franceschini e quello della Salute Roberto Speranza. Franceschini aveva chiesto che, adesso che c’è l’obbligo di Green Pass, teatri, cinema, musei, possano tornare alla capienza normale. Speranza si è però opposto e il presidente del Consiglio si è schierato dalla sua parte. Alle 14.30 segue l’incontro tra il governo e le Regioni sul decreto, poi alle 16 il Consiglio dei Ministri chiamato a confermare i dettagli e l’entrata in vigore del nuovo decreto. cdn/AGIMEG