Governo chiede il ritiro dell’odg per accelerare l’adozione della tessera sanitaria sulle slot

Il Governo ha chiesto il ritiro dell’ordine del giorno – al decreto su reddito di cittadinanza e quota 100 – con cui l’on. Dario Bond (FI) chiedeva di rimuovere gli ostacoli all’adozione della tessera sanitaria per giocare alle slot. L’odg, in sostanza, “impegna il Governo, al fine di tutelare la salute e i soggetti deboli, a rivedere i tempi di introduzione della tessera sanitaria secondo modalità industriali idonee perseguire il risultato atteso dal legislatore altrimenti vanificato”. Nel corso dei lavori di ieri, la Presidenza ha dichiarato inammissibile una seconda richiesta, quella di “autorizzare il direttore dell’Agenzia delle dogane ad emanare decreti attuativi a fini di salvaguardia della salute del giocatore”. Bond nel corso dei lavori di ieri ha spiegato l’introduzione della tessera sanitaria “implica un adeguamento tecnologico, che, a conti fatti, equivale a 24 mesi di lavoro, implica una serie di trasformazioni di queste macchine, implica poi anche una serie di piccoli provvedimenti di adeguamento del sistema informatico, che in qualche maniera rinviano di fatto l’applicazione di questo importante provvedimento, che va in qualche maniera a tutelare le fasce deboli della popolazione che giocano magari senza tanta responsabilità”. Nell’odg, si spiega infatti che “le suddette problematiche sembrerebbero avere impatti significativi sulla sostituzione di non meno di 150.000 parti tecniche e sui processi di sostituzione degli apparecchi determinando quindi un forte rallentamento delle operazioni di aggiornamento delle macchine installate per la raccolta del gioco”; inoltre “le procedure previste potrebbero avere anche pesanti ricadute sul gettito oltre che, se non adeguatamente organizzate temporalmente, rendere impraticabile la fruizione degli apparecchi con il rischio dello scivolamento del giocatore dall’offerta legale a quella illegale con effetto esattamente opposto alla volontà del legislatore”. Bond ha quindi chiesto “di delegare il direttore dell’Agenzia delle dogane a verificare effettivamente l’efficacia di questo provvedimento, di trovare delle soluzioni adeguate dal punto di vista tecnico, e di evitare che, come sempre accade, si faccia un provvedimento e non lo si applichi”. rg/AGIMEG