Governo: Bonus da 80 euro, nessuna manovra in vista ma per gli esperti potrebbe scattare la clausola di salvaguardia con aumenti anche su giochi e tabacchi

Il governo ha intenzione di confermare gli 80 euro in busta paga per gli anni a venire, anche se già si saldano due fronti di opposizione: uno esterno, con Brunetta che spara a zero chiedendo come farà Renzi ad evitare una manovra, e quello interno, con Stefano Fassina che  cifra l’ammontare di una «manovra insostenibile», da 23 miliardi di euro. Padoan in serata prova a stoppare il tormentone con un tweet lapidario, «non c’è nessuna manovra in arrivo». Ma è questo il fronte che preoccupa più il premier, quello della ripresa che ancora non si vede, così come non è un mistero che il premier abbia dato mandato a Cottarelli di trovare più risorse rispetto agli 11 miliardi da portare a casa con la spending review. I parlamentari più esperti  – come si legge su La Stampa di oggi – sanno bene che se le varie coperture necessarie non salteranno fuori, scatterebbe la vecchia clausola di salvaguardia introdotta anni fa durante le tempeste finanziarie: che mette in conto 10 miliardi per il 2015 da ottenere nel caso con aumenti automatici di tabacchi, alcol, giochi o tagli lineari a detrazioni e deduzioni fiscali fino a ottenere l’ importo mancante. Una sorta di sotto-coperture da usare come paracadute di ultima istanza, ma che altro non sarebbe se non aumento di tasse, una formula che il premier non vuole neanche sentir nominare. E comunque, il messaggio chiave di Padona arriva forte a tutti: «Siamo in un contesto di crescita ancora debole, la disoccupazione resta elevata, è un problema dell’Italia e anche dell’Europa». rg/AGIMEG