Gioco on line, la Commissione europea avvia procedura di infrazione contro 6 Stati

La Commissione europea ha ufficialmente avviato procedimenti d’infrazione contro la legislazione sul gioco online di 6 Stati membri e ha pubblicato due pareri circostanziati contro la Svezia per il mancato rispetto del diritto comunitario. La decisione segue i ripetuti appelli del Parlamento europeo alla Commissione di agire come custode dei trattati e gli importanti chiarimenti legali della Corte di Giustizia su come il Trattato si applica alle normative nazionali di gioco. La Commissione ha inviato ufficiali notifiche al Belgio, Cipro, Repubblica Ceca, Lituania, Polonia e Romania per quanto riguarda la loro legislazione in materia di gioco online. Alla Svezia, già precedentemente oggetto di una procedura d’infrazione, sono stati inviati due pareri circostanziati, richieste formali di allineare la propria legislazione alle norme del diritto europeo e ultimo passo prima di un potenziale contenzioso presso la Corte di Giustizia dell’Unione europea. La Svezia ora ha due mesi di tempo per rispondere in maniera adeguata alla Commissione. Si tratta della prima serie di decisioni della Commissione europea per quanto riguarda le denunce in sospeso e le procedure d’infrazione pendenti contro oltre 20 Stati membri. Anche se in questi anni, la Ce ha chiuso alcune denunce, alcuni casi restano in attesa di una decisione formale come quello della Francia, Germania, Paesi Bassi, Ungheria e Grecia. La decisione della Ce di avviare queste procedure d’infrazione sul gioco online rappresenta un passo significativo in quanto un intervento simile risale al 2008. “La decisione della Commissione è altamente significativa – ha dichiarato Maarten Haijer , Segretario Generale della EGBA  – in quanto porterà una  maggiore chiarezza legale al mercato del gioco d’azzardo on-line nell’UE . Ci complimentiamo con il Commissario Barnier e con i suoi collaboratori per la loro perseveranza e l’impegno a fare in modo che la regolazione del gioco funzioni in modo corretto. EGBA esorta gli Stati membri ad avvalersi di questa opportunità per mettere in atto una efficace, commercialmente valida legislazione di gioco che tenga conto delle esigenze della CGUE e eviti un contenzioso presso la Corte di giustizia. E ‘ perfettamente possibile conseguire obiettivi di interesse pubblico in modo coerente e sistematico, – ha aggiunto Haijer – senza essere inutilmente restrittivi e nel rispetto del diritto comunitario . EGBA è pienamente impegnata a conseguire obiettivi di politica pubblica , come un elevato livello di tutela dei consumatori. Infatti, tutti i membri EGBA sono obbligatoriamente sottoposti a revisione sulla loro conformità con l’accordo del CEN sulle “Misure di Remote Gambling Responsabile”. lp/AGIMEG