Gioco, on. Carnevali: “Nel 2016 fondo per il gap è ancora in fase di definizione attraverso decreto elaborato con l’Osservatorio”

“I primi parziali risultati del censimento parlano di quasi 23 mila utenti presi in carico dalle strutture aderenti al progetto “Servizi SSN” che sono 17.688 soggetti e strutture del privato sociale 3.695 soggetti. L’elaborazione dei dati sta ancora proseguendo per cui tale dato verrà presto ampliato. I risultati di diversi studi necessitano di un’attività di coordinamento visto che risentono della attuale assenza di un flusso nazionale specifico e di criteri certificati per la definizione di caso. Il Ministero della Salute attiverà a breve le procedure necessarie attraverso l’implementazione del sistema informativo nazionale dipendenze. Sarà inoltre a cura dell’Osservatorio acquisire dati relativi ai progetti nazionali in tema di gap col fine di garantire le migliori prestazioni possibili. In riferimento ai 50 milioni di euro destinati alla prevenzione, cura e riabilitazione delle patologie da gioco si rappresenta che tali fondi sono parte della quota indistinta del fabbisogno sanitario standard regionale per quanto riguarda il 2015. Per il 2016 invece il fondo per il gioco d’azzardo patologico destinato a regioni e province autonome è in corso di definizione l’iter di un decreto elaborato in accordo con l’Osservatorio finalizzato al contrasto al gioco d’azzardo. Nelle prossime riunioni con l’Osservatorio (che dovrebbe esserci entro luglio, ndr) saranno esaminati le ulteriori possibili linee di azione. Occorre evidenziati che tutti i Ser.t/Ser.d che hanno risposto all’indagine hanno implementato delle attività più o meno strutturate. In particolare il 61% dei servizi ha risposto che esistono attività dedicate, il 31% che è attivo un servizio specifico e l’8% che è stato avviato un servizio secondo specifici Lea regionali. Il 92% del Ser.t/Ser.d ha anche dichiarato che il personale è stato appositamente formato per lavorare nell’ambito del disturbo da gioco d’azzardo”. E’ la risposta che il sottosegretario De Filippo ha presentato in Commissione Affari sociali alla Camera a seguito dell’interrogazione dell’on. Elena Carnevali. Appare evidente che non esiste ancora una linea ben definita per l’attività di contrasto al gap e lo stesso Ministero della Salute punterà ad organizzare una linea più ordinata attraverso i prossimi incontri con l’Osservatorio. cz/AGIMEG