“Il gioco d’azzardo è peggio del Coronavirus. I 1.700 posti di lavoro persi in Piemonte sono pochi”. E adesso che farà la politica?

“Il gioco d’azzardo è una malattia 100 volte peggio del coronavirus. Capisco che sono posti di lavoro ma sono solo 1700 posti (il riferimento è al Piemonte ndr), ma le famiglie salvate dal gioco sono miliardi (?) e allora mi chiedo cosa sia più pericoloso”. Questo è un commento scritto da un utente sotto la nostra notizia dedicata alle riaperture. Siamo sulla falsariga di quanto accaduto al consigliere regionale del Piemonte, con una violenza verbale non accettabile. Definire “pochi” i 1.700 posti di lavoro persi, che tra l’altro raddoppieranno tra un mese se entrerà in vigore la legge regionale sul gioco, è un’offesa molto grave visto che si tratta di famiglie che non hanno più sostentamenti ma soprattutto sono lavoratori onesti. Definire poi il gioco peggio di una pandemia che ha causato 3 milioni di morti nel mondo è una aggressione di una violenza inaudita e sarebbe giusto che gli stessi politici, ai quali il mondo dei lavoratori ha espresso immediata solidarietà, prendessero anche loro le distanze da questi episodi. lp/AGIMEG