Giochi, Tarzia (Regione Lazio): “Il decreto delegato sui giochi vanifica il lavoro delle Regioni anti-slot”

“Il buon lavoro svolto da molte Regioni virtuose, tra le prime il Lazio, per contrastare il gioco d’azzardo patologico, rischia di essere vanificato dal decreto fiscale previsto dalla Legge delega”. E’ quanto afferma in una nota Olimpia Tarzia, vicepresidente della Commissione Cultura della Regione Lazio e prima firmataria della legge “Disposizioni per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico”. Un atteggiamento che la Tarzia definisce come “inaccettabile”: “così facendo, il Governo svilisce il ruolo stesso delle Regioni, soprattutto di quelle che si sono dotate di una legge regionale in materia, per poter dare risposte e mettere un argine alla piaga sociale costituita dal GAP, che mette in ginocchio migliaia di famiglie”. E ancora giudica “schizofrenico” il comportamento dello Stato, che da un lato incentiva “il gioco d’azzardo senza porre ad esso dei limiti, decidendo di continuare ad assicurasi entrate per 80 miliardi l’anno” e dall’altro inserisce “la cura dei malati di GAP nei Lea, affrontando le ingenti spese  sociosanitarie che ciò comporta”. E quindi censura alcune scelte effettuate nel decreto delegato sui giochi: “Omettere di stabilire nel decreto la distanza tra le sale giochi e i luoghi sensibili come scuole, luoghi di culto, centri di aggregazione, non regolamentare gli orari di apertura e chiusura, non assicurare incentivi a chi decide di dismettere slot machines e videolottery, significa offrire volontariamente il fianco al dilagante fenomeno del gioco d’azzardo”. rg/AGIMEG