Giochi, Senato approva relazione Commissione antimafia sulle infiltrazioni criminali nel gioco lecito e illecito

L’Aula del Senato ha approvato con 200 voti a favore la risoluzione che impegna il Governo a risolvere le questioni poste dalla Relazione della Commissione Antimafia sulle infiltrazioni mafiose e criminali nel gioco lecito e illecito.
Come anticipato da Agimeg, il documento contiene “una serie di proposte per intervenire sulle barriere ‘a monte’, relative ai concessionari, chiedendo di ampliare l’ambito dei reati che impediscono alle società di partecipare alla gare per il rilascio, il rinnovo e il mantenimento delle concessioni. Lungo tutta la filiera, quindi anche ai concessionari delle reti online, ai gestori, ai proprietari, ai produttori e agli importatori degli apparecchi, va esteso il rispetto dei requisiti previsti dalla normativa antimafia e del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza”. Si ritiene “strategico definire l’offerta di gioco nel Paese sulla base degli effettivi controlli che lo Stato è in grado di garantire, quindi prevedendo un numero limitato di luoghi di gioco sicuri, inserendo tra i criteri di distribuzione delle sale anche l’indice di presenzia mafiosa dell’Osservatorio di Milano e l’indice di organizzazione criminale dell’Eurispes. La proposta riguarda anche una nuova governance del settore, con un’Authority con poteri di vigilanza rafforzati in applicazione della direttiva Ue”. Per quanto riguarda la revisione delle sanzioni penali e amministrative, la relazione mira a “rendere più severe le pene per chiunque svolga attività di gioco senza concessione, compresi gli intermediari”. L’idea è quella di pensare ad un provvedimento di sospensione come il Daspo, “stabilendo presupposti e modalità di esercizio dei poteri del Questore” o introducendo la responsabilità del concessionario in caso di reati dei gestori a valle della filiera, fino ad arrivare alla decadenza. Per tracciare meglio le vincite e impedire il riciclaggio di denaro, si propone di “prevedere le opportune soluzioni tecniche tese a collegare ogni operazione di cashout al medesimo nominativo del soggetto che ha provveduto ad avviare la sessione di gioco e che ha effettuato la vincita: bisogna rendere nominativi i ticket e le card rilasciate nelle sale e inserire nell’anagrafe dei conti correnti anche i conti di gioco online”. La relazione si sofferma poi sull’intesa tra governo ed enti locali, prevista dalla legge di Stabilità, in tema di distribuzione dell’offerta di gioco sul territorio: “fermo restando il principio della cosiddetta ‘riserva statale dei giochi’, è opportuno che agli enti locali continui ad essere riconosciuta la possibilità di esprimere la propria voce sul delicato rapporto tra ‘territorio’ e ‘gioco d’azzardo’”. La commissione segnala “l’urgenza che quanto prima la Conferenza Unificata pervenga al raggiungimento dell’intesa” e che il tavolo istituito tra governo ed enti locali “tenga conto del lavoro fatto dall’Antimafia”. Anche la Camera ha approvato la relazione con 374 voti favorevoli, nessun voto contrario e 85 astenuti. lp /AGIMEG