Giochi, sen. Endrizzi (M5S) “Rapida calendarizzazione della mozione che impegna il Governo ad escludere esplicitamente la pubblicità dal rinnovo delle convenzioni”

Nella seduta dell’Aula del Senato di ieri, il senatore Endrizzi (M5S) ha annunciato di aver depositato la mozione “che impegna il Governo ad escludere esplicitamente la pubblicità dal rinnovo delle convenzioni”. Endrizzi ha sottolineato che “in Germania hanno abolito la pubblicità del gioco d’azzardo e l’anno fatto anche in Marocco. L’Italia, come sempre, è presa invece nel gioco delle lobby e non ha ancora provveduto. Perché è importante abolire la pubblicità del gioco d’azzardo? Perché droga la politica, finanziando partiti ed esponenti politici e sponsorizzando eventi come la Festa dell’unità o il meeting di Comunione e liberazione a Rimini; perché droga la stampa: sono pari a circa 200 milioni l’anno gli investimenti che ovviamente condizionano la libertà di espressione nel momento in cui si può semplicemente minacciare di ritirarli alle testate che non dovessero scrivere in maniera gradita; droga soprattutto, però, l’immaginario dei giovani, perché li sta educando a investire sulla sorte anziché su se stessi e a scommettere su una macchinetta, anziché sullo studio, sul lavoro e sull’impresa. Non so se qualcuno ha mai cercato di stimare quale sia il danno economico, misurabile anche in termini di PIL, per il fatto di avere giovani propensi ad attendere, anziché a prendere un’iniziativa, da pagare come cinesi, anziché ritrovarseli preparati e intraprendenti per fare concorrenza alla Germania. Abbiamo votato tutti, in quest’Aula, un ordine del giorno che impegna il Governo ad abolire la pubblicità. Più forze politiche e più esponenti, in una fioritura simultanea di intenti, hanno presentato proposte di legge in questo senso, ma oggi abbiamo una scadenza urgente, ossia il rinnovo delle convenzioni con i concessionari. Su questo chiediamo al Governo di essere coerente con l’impegno assunto in Parlamento inserendo nel testo delle convenzioni un esplicito divieto che potrebbe suonare così: «Io ti autorizzo a gestire il lotto, il gratta e vinci e qualsiasi altra attività simile, a patto che tu ti impegni a non fare pubblicità». Oggi avviene il contrario: paradossalmente, nelle convenzioni, il Governo obbliga i concessionari a investire una quota delle entrate in pubblicità, che è sostanzialmente causa di danno sociale ed economico. Lo abbiamo fatto decenni e decenni fa sulle sigarette; lo dobbiamo fare ora sul gioco d’azzardo. Annuncio quindi ai colleghi di aver depositato la mozione 1-00470 che impegna il Governo ad escludere esplicitamente la pubblicità dal rinnovo delle convenzioni. Chiedo ai colleghi che allora votarono l’ordine del giorno di sottoscriverla e di attivarsi per una sua rapida calendarizzazione”. lp/AGIMEG