Giochi, relazione DIA al Parlamento: attività illecite dei clan nella gestione del gioco d’azzardo, dalle scommesse all’online

“Attività illecite” in collaborazione con alcuni clan calabresi e siciliani “nelle estorsioni e nella gestione del gioco d’azzardo”. E’ quanto emerge nella relazione della Direzione Investigativa Antimafia (DIA) presentata al Parlamento dal Ministero dell’Interno e relativa al primo semestre 2016. Gli interessi comuni “nel settore del gioco e delle scommesse illegali, anche on line” hanno potuto contare su “professionisti del settore che avrebbero agevolato non solo la criminalità campana, ma anche la ‘ndrangheta e Cosa Nostra, in una commistione di interessi la cui portata è tale da far prevalere la convenienza di una spartizione concordata dei profitti illeciti, piuttosto che assumere, in maniera cruenta, posizioni monopolistiche”. In Sicilia “la raccolta illecita delle scommesse, anche telematiche, appare fortemente esposta agli interessi della criminalità organizzata”, oltre alla gestione di “scommesse illegali raccolte online (corse clandestine di cavalli e installazione di videopoker), che venivano poi indirizzate, via internet, su operatori non autorizzati”. In Campania, il clan dei Casalesi ha tra gli ambiti criminali di maggior interesse “il riciclaggio, l’usura, le estorsioni, la gestione delle puntate e delle scommesse d’azzardo on line”.  In Calabria le attività criminali mostrano una strategia di gestione “a monte del settore economico da infiltrare, intercettando i gangli fondamentali della filiera, sia essa collegata al settore dei trasporti, della logistica industriale, dell’edilizia, dell’agro-alimentare, della sanità, del turismo, dell’energia o delle scommesse on line, solo per citarne alcuni, la cui valenza sta crescendo di pari passo con l’apertura delle frontiere del mercato internazionale”. La relazione della DIA evidenzia infine come il business sul gioco d’azzardo abbia un respiro internazionale: negli USA New York rappresenta infatti un’area “nevralgica dell’economia statunitense, rappresenta per l’organizzazione siciliana un centro di interessi con riferimento al riciclaggio di capitali illeciti, all’usura, alle estorsioni, al traffico di sostanze stupefacenti, al gioco d’azzardo, al traffico di esseri umani e allo sfruttamento di mano d’opera”, ma ramificazioni sarebbero presenti anche in Canada. lp/AGIMEG