Giochi, pubblicato dossier Servizio Bilancio con effetti finanziari norme contenute nella legge di Stabilità 2016

Pubblicato il dossier – predisposto congiuntamente dal Servizio del Bilancio del Senato e dal Servizio Bilancio dello Stato della Camera dei deputati – che presenta un’analisi degli effetti finanziari della legge di stabilità 2016. Per quanto riguarda il capitolo dedicato ai giochi, nel testo si elencano che varie norme che hanno interessato il settore: dall’aumento del Preu su slot e vlt alla percentuale destinata alle vincite (payout). Rispetto alla relazione tecnica presentata nel corso dell’esame parlamentare, si evidenzia che “la relazione tecnica in commento ha posto a base della quantificazione del gettito riveniente dall’aumento del preu dati più aggiornati riferiti alla raccolta 2015. Nella relazione tecnica originaria invece si assumevano a riferimento i dati della raccolta 2014, ipotizzata come invariata anche per il 2016”. Nella versione finale della legge di Stabilità, è stata abrogata la tassa da 500 milioni, che quindi comporterà “un decremento di gettito di 500 mln di euro, pari alla previsione di tale disposizione”. Quanto al rilascio del nulla osta per le new slot, consentito solo in sostituzione di quelli già esistenti, la relazione tecnica afferma che “poiché la norma assicura la possibilità di sostituzione degli apparecchi attualmente in esercizio, la stessa non comporta oneri per la finanza pubblica”. In tema di gare, la relazione tecnica afferma che “la partecipazione al bando di gara “Scommesse” è correlata alla certezza, per i potenziali concorrenti/investitori, di poter poi attivare concretamente sul territorio i “Diritti” acquisiti con le gare. Valgono, pertanto, le medesime considerazioni in ordine alla evoluzione e alle modalità applicative delle normative degli enti locali, di cui si è detto in relazione all’incremento del preu sugli apparecchi da divertimento ed intrattenimento. Il gettito può, quindi, essere così prudenzialmente quantificato: – esercizi con attività prevalente di gioco (agenzie/negozi): 10.000 – esercizi con attività non prevalente di gioco (“corner”): 5.000 – 10.000 x 32.000€ = 320.000.000 € – 5.000 x 18.000€ = 90.000.000 € Totale 410.000.000€ (una tantum Anno 2016)”. Per la gara Bingo, la relazione tecnica, “per quantificare gli effetti finanziari della disposizione, riporta il seguente calcolo: concessioni messe a gara: 210 210 x 350.000 = 73.500.000€ (una tantum Anno 2016); per il gioco a distanza, la relazione tecnica, per quantificare gli effetti finanziari della disposizione, riporta il seguente calcolo: – concessioni messe a gara: 120 – 200.000×120 = 24.000.000€ (una tantum Anno 2016)”. Nessun onere per le casse dello Stato dall’accordo tra governo ed enti locali in tema di definizione delle caratteristiche dei punti vendita di gioco nonché i criteri per la loro distribuzione e concentrazione territoriale, “al fine di garantire i migliori livelli di sicurezza per la tutela della salute, dell’ordine pubblico, della pubblica fede dei giocatori e prevenire il rischio di accesso dei minori”. In tema di limitazioni alla pubblicità del gioco d’azzardo, è atteso il decreto attuativo a disciplinarne l’attuazione. Queste ultime due misure aspettano ancora una definitiva attuazione. dar/AGIMEG