Giochi: On. Giorgetti, “Ho pagato per la mia posizione sulle leggi regionali”

“Il settore dei giochi negli anni ha avuto una serie  di difficoltà. Abbiamo bisogno di completare  l’assetto normativo con delle regole che disciplinano l’uscita dei concessionari in difficoltà  o che hanno problemi di infiltrazioni criminali o di tenuta di carattere finanziario. E’   evidente che oggi la norma non è chiara su come ci  debba comportare a livello amministrativo”. Lo ha detto l’on. Giorgetti oggi presente a Enada Rimini, commentando quanto accade nel settore giochi, con gli occhi esperti di chi si è occupato per anni di questo settore in veste di sottosegretario con apposita delega. Giorgetti ha ricordato che una serie di norme, poi non più approvate,  regolavano ” in maniera efficace la questione dei concessionari e dei CTD presenti sul territorio. Ora mi auguro che questi due argomenti vadano di pari passo”. La situazione, ha ribadito Giorgetti, va senza dubbio risolta: “basti pensare alla Puglia che ha una legge regionale con norme molto severe sulle distanze dai luoghi sensibili, e che però ha assistito al proliferare di centri scommesse illegali. Per risolvere la questione, non serve aspettare i decreti delegati, il governo può intervenire innestando nuove regole in materia, su qualunque decreto”, ha aggiunto. Per quanto riguarda invece il suo pensiero sulla richiesta di vietare completamente la pubblicità sui giochi, Giorgetti ha risposto di non “essere d’accordo. Dobbiamo tutelare i soggetti deboli e gestirla con responsabilità visto il prodotto dal notevole impatto sociale – ha detto – ma non è una soluzione efficace eliminare completamente la pubblicità”.  Sull’emanazione delle leggi regionali anti-ludopatia che da un anno a questa parte stanno muovendo una vera e propria guerra ai giochi, Giorgetti ha sottolineato di come “ci potrebbero essere difficoltà per l’Erario. Io ho sempre sostenuto questo anche in Parlamento, ma il fatto che sia un pensiero impopolare che ho sempre sostenuto mi ha fatto pagare un prezzo politico. Sono rimasto solo” ha poi concluso.  lp/AGIMEG