Giochi, Ministero Salute: “Piano Nazionale su Gioco Patologico coordina interventi sul territorio”

La Relazione Sullo Stato Sanitario Del Paese 2012-2013 del Ministero della Salute ricorda che il decreto Balduzzi abbia dettato una serie di misure per contrastare il gioco d’azzardo patologico, prevedendo “in particolare l’aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza (LEA) per la prevenzione, cura e riabilitazione dei soggetti affetti da ludopatia”. Il decreto ha inoltre istituito “l’Osservatorio Nazionale per il GAP presso l’Agenzia dei Monopoli e delle Dogane che si è insediato nel marzo del 2013 e nello stesso anno ha emanato, su proposta del Dipartimento delle Politiche Antidroga, il Piano d’Azione Nazionale sul GAP (PAN-GAP)”. Il piano viene definito come “uno strumento di programmazione generale indispensabile per poter coordinare gli interventi su tutto il territorio nazionale e indirizzare in maniera più coordinata e sostenibile le varie progettualità che possono essere messe in campo dalle organizzazioni operanti nel settore e aventi diversi livelli di competenze e responsabilità”. Si punta in primo luogo a “creare una base semantica comune e una serie di indirizzi utili ai quali ogni Ente o organizzazione, ciascuno per la propria competenza e responsabilità, può far riferimento per sviluppare azioni e progetti finalizzati coerenti con le linee comuni”. Inoltre il Piano detta una serie di interventi prioritari, come la realizzazione di help line telefoniche per ogni Regione (coordinate in un network nazionale); la definizione e applicazione di indicazioni utili per ridurre l’impatto pubblicitario incentivante il gioco sulla popolazione vulnerabile e l’accessibilità alle slot machine e alle altre forme di scommesse o lotterie; la diffusione di totem interattivi per test di autovalutazione del rischio e informazioni di base.
Da parte sua, nella Relazione trasmessa al Parlamento, il Dipartimento delle Politiche Antidroga ha messo in evidenza “una forte correlazione del GAP con l’uso/abuso di sostanze stupefacenti e con l’uso/abuso di alcol e tabacco” e ha sottolienato come “le persone vulnerabili al gioco d’azzardo abbiano anche una base neuro-psico-biologica comune che li porta a sviluppare dipendenze anche verso le sostanze stupefacenti e alcoliche e viceversa. Questa importante osservazione può servire a orientare la programmazione dei Dipartimenti per le Dipendenze e dei Servizi di prevenzione e cura verso risposte multiple e integrate per le varie forme di dipendenza”. Il DPA ha inoltre evidenziato “la necessità di procedere alla formazione degli operatori pubblici” e pertanto “ha attivato un corso di formazione nazionale rivolto ai Dipartimenti delle Dipendenze delle Regioni e Province Autonome sulle tecniche di riabilitazione e cura del GAP, durante il quale sono stati formati circa 100 operatori di 14 Regioni italiane”. Per reperire le risorse necessarie a finanziare gli interventi previsti dal PAN-GAP, il DPA ha chiesto di attingere sia ai “fondi e finanziamenti già esistenti provenienti dalle quote che i concessionari devono investire in azioni di questo tipo (sulla base delle convenzioni in essere)”, sia alle “quote marginali che potrebbero essere recuperate dalla redistribuzione delle vincite”. gr/AGIMEG