Giochi, Manovra: Commissione Bilancio del Senato respinge tutti gli emendamenti. Stasera il voto sugli ordini del giorno

La Commissione Bilancio del Senato non ha approvato gli emendamenti presentati alla manovra, compresi quelli riguardanti il settore dei giochi. L’esame proseguirà con gli ordini del giorno e in particolare cinque sono relativi all’art. 6, che riguarda le novità sui giochi.
La senatrice Bencini (Misto) chiede “il divieto del gioco d’azzardo, con le uniche eccezioni del lotto, delle lotterie nelle loro varie forme, e delle scommesse sugli eventi sportivi, di ridurre il mercato dell’azzardo on line proibendo la pubblicità e a consentire l’accesso al gioco, in tutte le sue forme, solo attraverso l’utilizzo della tessera sanitaria, come a tutt’oggi avviene nei distributori automatici di tabacchi”.
La senatrice Fuksia (FLI) chiede l’impegno da parte del Governo per la “lotta e nel contrasto del mercato illegale dei giochi, in particolare aumentando i controlli sul territorio con specifico riferimento agli esercizi che dispongono di macchine awp”.
Il senatore Gualdani (AP) chiede di “tenere conto delle effettive dinamiche concorrenziali del mercato delle AWP e delle vigenti condizioni convenzionali ed in particolari ad individuare modalità di calcolo della riduzione del numero di autorizzazioni per ciascun singolo concessionario sulla base della complessiva evoluzione del mercato realizzatasi fino alle scadenze previste”
Due invece gli odg presentati da Endrizzi (M5S) che sulla pubblicità chiede ”il divieto assoluto, per i concessionari, di porre in essere comunicazioni commerciali audiovisive e radiofoniche, sulla stampa periodica o su qualsiasi altro mezzo di comunicazione, dirette o indirette, che inducano all’acquisto di prodotti o alla partecipazione ad attività di gioco, quali lotterie, concorsi a premio, scommesse sportive e affini, o ad attività, anche online, comunque denominate, finalizzate alla riscossione di somme di denaro, la cui vincita sia determinata esclusivamente o in modo preponderante dal caso”.
Con il secondo odg Endrizzi chiede “il contenimento delle VLT nella percentuale del 14 per cento delle AWP totali, che entro il 31 dicembre 2019 dovranno risultare il 30 per cento in meno dei macchinari autorizzati al 31 luglio 2015; alla luce delle riduzione degli apparecchi VLT, ad innalzare la tassazione sulle VLT incrementando le entrate per lo Stato e, contestualmente, contribuire a contenere la perdita monetaria oraria a carico di ogni singolo giocatore; ad inibire l’utilizzo delle valute cartacee da 500 e da 200 euro nel contesto delle VLT inserendolo nel decreto legislativo di cui all’atto del Governo sottoposto a parere parlamentare citato; a prevedere l’obbligo di esplicitare sui ticket erogati dalle videolottery il nominativo del giocatore insieme al quantitativo di denaro inserito nel videoterminale, l’eventuale vincita o assenza di giocata, così da avere evidenza dei movimenti dei flussi di denaro attraverso l’apparecchiatura di gioco indiretto collegamento con le persone fisiche, apportando queste verifiche e contro bianche al di sotto del limite previste di 500 euro. Altri importanti spunti per una migliore normativa ad hoc per le VLT possono essere facilmente reperiti nella relazione della Commissione parlamentare antimafia sulle infiltrazioni mafiose a criminali nel gioco lecito e illecito; ad assumere iniziative dirette ad obbligare l’Agenzia delle dogane e dei monopoli alla pubblicazione dei dati sulle certificazioni delle piattaforme VLT, fermi al 2012, con le stesse modalità analitiche precedentemente in uso, prevedendo altresì un obbligo di pubblicazione, per il futuro, con cadenza mensile; ad attivarsi al fine di superare l’attuale conflitto di interessi in virtù del quale i software di gestione delle videolottery sono in mano agli stessi concessionari”. lp/AGIMEG