Giochi, Italo Volpe replica a Baroni (M5S): “Accuse gravi e infondate nei miei confronti”

In merito al violento attacco del deputato M5S Baroni, nei confronti di Mef, Aams e Pd, Italo Volpe, già consigliere presso il Dipartimento degli Affari Giuridici e Legislativi della Presidenza del Consiglio dei Ministri, già capo della Direzione centrale normativa e affari legali dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, precisa che “le accuse di Baroni sono gravi e infondate nella parte che mi riguarda. Sotto il titolo “Giochi, violento attacco di Massimo Enrico Baroni (M5S) contro il PD, MEF e ADM sul regolamento di Roma”, avete riportato brani di messaggi dell’On.le Baroni da lui inviati soltanto (per quanto è ricavabile dall’articolo) a suoi lettori su Facebook. Tra questi brani ve n’è uno che, citando il mio nome, si esprime così: ‘una figura inquietante del Mef, Dell’Amministrazione Dogane e Monopoli, uomo delle proroghe a Lotto e Superenalotto, per cui la Corte dei Conti ha stabilito un danno per l’erario dai 70 ai 700 milioni di EURO’. Premesso che di ‘inquietante’ trovo soltanto la leggerezza con la quale l’autore dell’affermazione esprime opinioni non sostenute da previa ed appropriata informazione sulla realtà dei fatti cui le stesse si riferiscono, devo precisare che: “mai mi sono interessato, né in incarico ministeriale né altrimenti, della vicenda relativa alla proroga della concessione per il gioco del Lotto” e che “come anche dimostrato da documentazione ufficiale agli atti dell’Amministrazione economico-finanziaria, nel 2004 – epoca dei fatti attribuitimi – ero Capo Ufficio legislativo del Ministro dell’economia e delle finanze e non avevo alcuna responsabilità dell’Amministrazione dei monopoli. Nel luglio di quell’anno l’Amministrazione dei monopoli effettivamente propose la proroga della concessione del Superenalotto senza indizione di gara pubblica ma il sottoscritto, nella sua predetta qualità, non avallò l’operazione né, successivamente, partecipò al processo decisionale che nel settembre dello stesso anno portò l’Amministrazione dei monopoli ad adottare la proroga della predetta concessione”. lp/AGIMEG