Giochi, Iannaccone (Assessore Avellino): “Il regolamento per prevenzione e contrasto alle ludopatie non ha raggiunto il quorum”

“Il regolamento per la prevenzione ed il contrasto alle ludopatie non ha raggiunto il quorum, ma è stato votato dalla totalità dei presenti in Aula. Il “sì” è stato accordato dalla maggioranza e da parti significative dell’opposizione, e questo testimonia che si vuol intervenire a regolamentare un settore che suscita allarme sociale. Nessuna guerra preventiva o sterminio, questo è un semplice regolamento che dispone la delocalizzazione delle sale da gioco senza alcuna distinzione”. Così l’Assessore alle Attività Produttive ad Avellino, Arturo Iannaccone, commenta la mancata approvazione del Regolamento per le sale da gioco e giochi leciti per la prevenzione ed il contrasto alle ludopatie. Il testo non è riuscito a superare quota 17 voti, numero necessario per la sua ratifica. Il consenso bipartisan di maggioranza ed opposizione è stato reso vano dalla fuoriuscita dall’Aula dei consiglieri Gianluca Festa, Salvatore Cucciniello, Francesca Medugno e Gerardo Melillo. “C’è una parte della maggioranza che voleva operare una distinzione tra sale scommesse e slot. Avremmo fatto ridere l’Italia – aggiunge Iannaccone – perché non c’è un Comune che abbia applicato i distinguo richiesti da alcuni consiglieri del Partito Democratico. Invito questi ultimi a leggere i regolamenti che altri sindaci del Pd e maggioranze democratiche hanno approvato in tutta Italia, in primis Bergamo”. “Il regolamento è perfetto e può tornare in Consiglio. Qualcuno ha parlato di un “copia-incolla” rispetto a quello adottato dal primo cittadino di Bergamo, Giorgio Gori, ma non è così. Abbiamo adottato un criterio più moderato rispetto al testo vigente in realtà più grandi della nostra, tenendo conto delle dimensioni di Avellino. Le sale – conclude Iannaccone – non verrebbero chiuse ma verrebbero spostate di almeno 300 metri dai luoghi sensibili, così come previsto dal decreto Balduzzi, mentre il centro storico sarebbe completamente liberato da queste attività”. cdn/AGIMEG