Politica, dai giochi maggiori entrate per 3,3 miliardi in tre anni. Dalla Lega un ddl su normativa nazionale per distanziometri e limiti orari

Camera e Senato approvano il Documento di Economia e Finanza che – per quanto riguarda i giochi – ricapitola gli ultimi interventi fatti. Il settore garantirà 3,3 miliardi in più in tre anni. Intanto il ddl della Lega che vuole una normativa unica nazionale per distanziometri e limiti orari di funzionamento di slot, sale giochi e scommesse sta per iniziare l’iter in Parlamento.

DEF 2019, via libera da Camera e Senato. Dai giochi maggiori entrate per 3,3 miliardi di euro nel triennio 2019-2021

Camera e Senato hanno approvato il Documento di economia e finanza 2019, con 272 voti favorevoli e 122 contrari alla Camera e 161 favorevoli e 73 contrari al Senato.

Il DEF evidenzia che, dalle norme sui giochi contenute nella manovra 2018, sono previste maggiori entrate per 768 milioni nel 2019 e per 695 milioni sia nel 2020 sia nel 2021. Inoltre dalle norme sui giochi contenute nel Decretone su reddito di cittadinanza e quota 100, sono previste maggiori entrate per 407 milioni di euro nel 2019, 377 milioni nel 2020 e 356 milioni nel 2021.

Nel triennio 2019-2021, sono previste maggiori entrate per 3,3 miliardi di euro dal prelievo sui giochi.

DEF: nel 2019 maggiori entrate dovute anche a incrementi di gettito (+71 milioni) per proroghe concessioni bingo e scommesse

Dalle norme sui giochi contenute nella manovra 2018, nell’anno in corso sono previste maggiori entrate per 768 milioni, con 71 milioni di euro di incremento di gettito dalle proroghe per le concessioni del bingo e delle scommesse. E’ quanto riportato nel Documento di Economia e Finanza. “Con riferimento ai sottosettori della PA, i provvedimenti adottati migliorano l’indebitamento netto delle Amministrazioni centrali. Tra le disposizioni rilevano quelle che stabiliscono l’incremento del prelievo erariale unico sugli apparecchi per il gioco d’azzardo collegati alla rete telematica, e delle riduzioni di alcuni fondi del bilancio dello Stato. Peggiorano lievemente il deficit delle Amministrazioni locali tra il 2019 e il 2021, principalmente le misure che dispongono: l’istituzione di un fondo di sola cassa destinato a finanziare investimenti degli Enti locali attraverso l’utilizzo dei risultati di amministrazione degli esercizi precedenti, interventi in materia di sicurezza urbana e lo stanziamento di risorse per la ricostruzione dei comuni colpiti dal sisma del 21 agosto 2017”. “Per limitare il fenomeno dei disturbi da gioco d’azzardo è stato imposto il divieto di qualsiasi forma di pubblicità, con qualsiasi mezzo effettuata, relativa a giochi e scommesse con vincite in denaro, stabilendo opportune misure sanzionatorie in caso di violazione”, prosegue il documento. Per quanto riguarda i risultati del 2018, “lo scostamento negativo delle imposte indirette è imputabile a una generalizzata flessione di tutte le principali voci d’imposta (imposta di bollo, imposta sulle successioni e donazioni, imposta sull’energia elettrica e addizionale, imposta unica sui giochi, PREU). Al contrario, l’IVA risulta in linea con le previsioni (+54 milioni; +0,04 per cento), a fronte dell’effetto combinato delle maggiori entrate derivanti dalla componente scambi interni (+312 milioni) e del risultato negativo dell’IVA sulle importazioni (-258 milioni)”. Per quanto concerne le entrate tributarie, “il maggior gettito registrato nella categoria Lotto, lotterie ed attività di gioco (+423 milioni) è ascrivibile sia ai maggiori introiti relativi al gioco del Lotto e Superenalotto (+209 milioni), sia all’aumento delle altre entrate rientranti nella categoria, tra le quali è ricompreso il prelievo unico erariale sugli apparecchi di gioco (+28 milioni)”. Invece, per gli incassi “favorevole l’andamento del gettito per le imposte comprese nella categoria del Lotto, lotterie ed altre attività di gioco (+48 milioni), mentre quello relativo ai Monopoli ha registrato minori riscossioni per 13 milioni”. “Per le altre entrate, per l’anno 2019, – prosegue il DEF – le misure della legge di bilancio determinano minori incassi stimati complessivamente per 1.758 milioni, principalmente come conseguenza delle disposizioni che ridefiniscono le modalità di realizzazione del concorso al contenimento dei saldi di finanza pubblica da parte delle Regioni a statuto ordinario (-2.496 milioni). Quanto alle maggiori entrate, i principali effetti sono dovuti alla previsione dei versamenti all’entrata del bilancio dello Stato per la parziale dotazione del Fondo di ristoro per i risparmiatori danneggiati dalle recenti crisi bancarie (+500 milioni) e per i rinnovi contrattuali (+140 milioni), nonché a incrementi di gettito (+71 milioni) in relazione alle proroghe delle concessioni per il gioco del bingo e delle scommesse ippiche e sportive”. Per gli incassi 2019, “per le imposte indirette si ipotizza un andamento favorevole rispetto al 2018 (+2.541 milioni), in particolare per la categoria degli Affari, a seguito dell’andamento positivo di gettito previsto sia per le altre imposte rientranti nella categoria (+2.074 milioni), sia per l’IVA (+845 milioni), nonché dall’incremento degli incassi stimati per le imposte sui Monopoli (+195 milioni) e sul Lotto e lotterie (+390 milioni)”. Per quanto concerne gli interventi fiscali della Legge di Bilancio per il 2019 e del Decreto Fiscale e le misure di semplificazione fiscale: “revisione della tassazione sui giochi: viene disposto l’incremento, a decorrere dal 1° gennaio 2019, dell’1,35 per cento e dell’1,25 per cento delle aliquote del prelievo erariale unico (PREU) applicabili, rispettivamente, agli apparecchi cd new slot e videolottery. Inoltre è aumentata l’aliquota dell’imposta unica sui giochi a distanza (dal 20 al 25 per cento del margine lordo, ossia della differenza fra raccolta e premi restituiti ai giocatori), sulle scommesse a quota fissa su rete fisica (dal 18 al 20 per cento) e a distanza (dal 22 al 24 per cento) e sulle scommesse simulate (dal 20 al 22 per cento)”. Il DEF evidenzia che, dalle norme sui giochi contenute nella manovra 2018, sono previste maggiori entrate per 768 milioni nel 2019 e per 695 milioni sia nel 2020 sia nel 2021. Inoltre dalle norme sui giochi contenute nel Decretone su reddito di cittadinanza e quota 100, sono previste maggiori entrate per 407 milioni di euro nel 2019, 377 milioni nel 2020 e 356 milioni nel 2021. Per quanto concerne le disposizioni in materia di giochi, ed in particolare il recupero maggiorazione acconti PREU 2019 sono previsti 70 milioni nel 2020.

Def, tempi stretti per l’esame del Parlamento. Il Servizio Studi evidenzia uno scostamento rispetto alle stime nelle entrate dei giochi

Camera e Senato hanno avviato l’esame del Def, le due Commissioni Bilancio stanno svolgendo in questi giorni un ciclo di audizioni, tra le altre quella del Ministro dell’Economia Giovanni Tria, che illustrerà il Documento domani mattina alle 8.30. L’esame vero e proprio inizierà mercoledì alle 15, l’approdo in Aula è previsto già per giovedì.

Nel Def vengono anche ricordati gli interventi sui giochi contenuti nella Legge di Bilancio e nel Decreto su reddito di cittadinanza e quota 100. La Manovra contiene infatti un pacchetto di misure che garantiranno maggiori entrate per 768 milioni nel 2019 e per 695 milioni sia nel 2020 sia nel 2021. Anche il Decretone fa ricorso al settore dei giochi per la copertura economica e punta a recuperare maggiori entrate per 407 milioni di euro nel 2019, 377 milioni nel 2020 e 356 milioni nel 2021.

Il Servizio Bilancio ha tuttavia sottolineato che vi è uno “scostamento negativo” nelle stime delle imposte indirette (per 856 milioni) dovuto anche al prelievo sugli apparecchi. Lo scostamento “è imputabile ad una generalizzata flessione di tutte le principali voci d’imposta (imposta di bollo, imposta sulle successioni e donazioni, imposta sull’energia elettrica e addizionale, imposta unica sui giochi, PREU), fatta eccezione per l’IVA che risulta in linea con le previsioni” si legge nel report.

DEF 2019, audizione Pisauro (UPB): “La tassazione indiretta riflette gli aumenti delle imposte sui giochi e sui tabacchi”

“Le imposte dirette risentono dell’applicazione di taluni regimi fiscali agevolati a beneficio degli imprenditori individuali e degli esercenti arti e professioni previsto dall’ultima manovra e della proroga e rimodulazione della deduzione degli ammortamenti per i beni che rientrano nella cosiddetta categoria industria 4.0 e per i software. La tassazione indiretta riflette, oltre ai già più volte ricordati effetti delle clausole di salvaguardia, gli aumenti, tra l’altro, delle imposte sui giochi e sui tabacchi. I contributi sociali salgono appena in rapporto al PIL nel 2019 per poi risultare in continua riduzione, riflettendo una evoluzione delle retribuzioni lorde dell’intera economia inferiore alla dinamica del PIL nominale, anche a causa delle previsioni a legislazione vigente”. E’ quanto ha detto il Presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio (UPB) Giuseppe Pisauro, in audizione nelle Commissioni Bilancio di Camera e Senato sul Documento di Economia e Finanza 2019. Secondo il Documento di Economia e Finanza approvato dal Consiglio dei Ministri e trasmesso al Parlamento il maggior il gettito derivante dalle entrate dai giochi fa crescere nel 2018 il comparto delle imposte indirette. “Il comparto delle imposte indirette conferma l’andamento crescente avviato dal 2013, contabilizzando un incremento nel 2018 di 9.174 milioni (+4,3%). Il maggior gettito registrato nella categoria Lotto, lotterie ed attività di gioco (+423 milioni) è ascrivibile sia ai maggiori introiti relativi al gioco del lotto e Superenalotto (+209 milioni), sia all’aumento delle altre entrate rientranti nella categoria, tra le quali è ricompreso il prelievo unico erariale sugli apparecchi di gioco (+28 milioni)”.

DEF 2019: dai giochi 423 milioni di euro di maggiore gettito nel 2018

Il maggior gettito derivante dalle entrate dai giochi fa crescere nel 2018 il comparto delle imposte indirette. E’ quanto si legge nel Documento di Economia e Finanza approvato la scorsa settimana dal Consiglio dei Ministri e trasmesso al Parlamento. “Il comparto delle imposte indirette conferma l’andamento crescente avviato dal 2013, contabilizzando un incremento nel 2018 di 9.174 milioni (+4,3%). Il maggior gettito registrato nella categoria Lotto, lotterie ed attività di gioco (+423 milioni) è ascrivibile sia ai maggiori introiti relativi al gioco del lotto e Superenalotto (+209 milioni), sia all’aumento delle altre entrate rientranti nella categoria, tra le quali è ricompreso il prelievo unico erariale sugli apparecchi di gioco (+28 milioni)”.

Convenzione Magglingen, Giorgetti (Sott. Pres. Cons. Ministri): “Con Adm vieteremo scommesse sui campionati minori”

La ratifica della Convenzione di Magglingen sulle scommesse è stata approvata dal Parlamento italiano. “Siamo stati velocissimi, merito di maggioranza e opposizione. Devo ringraziare tutti”. Sono le parole del sottosegretario alla presidenza Giancarlo Giorgetti rilasciate in un’intervista al Corriere della Sera. “La Convenzione di Magglingen, alla quale hanno aderito 35 Paesi, avrebbe dovuto diventare operativa nel momento in cui 5 di questi Paesi l’avessero ratificata. Noi siamo stati il quinto… e quindi non appena ci sarà la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale diventerà esecutiva per tutti i 35 Paesi”, ha aggiunto Giorgetti. Tra gli effetti pratici, “il primo e più diretto: insieme con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli faremo in modo che dalla prossima stagione vengano sospese le scommesse su partite che riguardano i minori. Il secondo: grande attenzione alle situazioni limite. Non sarà solo vietato scommettere sui campionati “dei” minori ma anche sui campionati minori, su quelle partite dove il controllo è minore e la possibilità di giocate illegali alta. In pratica chiederemo una certificazione di qualità alle federazioni. Stiamo anche valutando la possibilità di segnalare flussi anomali di scommesse agli organi di disciplina sportiva”, ha concluso.

ADM, dal 1 giugno 2019 stop ad accettazione scommesse sulle competizioni riservate esclusivamente ai minori di età

Dal 1° giugno 2019 stop alle scommesse sulle competizioni riservate ai minori di età. E’ questo il contenuto della determinazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che sospende “l’accettazione delle scommesse sulle competizioni riservate esclusivamente ai minori di età. Visto, in particolare, l’articolo 5, comma 5, del decreto direttoriale n. 14432/giochi/UD del 30 luglio 2013, che prevede che l’Agenzia delle dogane e dei monopoli può provvedere, a proprio insindacabile giudizio e qualora ne ravvisi la necessità per motivi di ordine pubblico o di tutela dei consumatori, a sospendere l’accettazione delle scommesse su determinati avvenimenti, attraverso il totalizzatore nazionale; ritenuto che le competizioni sportive riservate ai minori di età possono essere, allo stato, oggetto di scommesse sui possibili esiti degli avvenimenti; considerato che la presenza di scommesse su avvenimenti riservati a minori di età può comportare il rischio di manipolazione di tali avvenimenti; ritenuta la necessità di garantire in misura rafforzata la categoria dei minori dal rischio di commissione di illeciti della specie; ritenuto, per le motivazioni su esposte, che sussistano motivi di ordine pubblico che rendono necessario sospendere le scommesse a quota fissa sugli avvenimenti inerenti le competizioni riservate ai minori di età”.

Furgioele (Lega): Vietare le scommesse sulla Lega Pro

Sarebbe opportuno “togliere la possibilità di scommettere sulla Lega Pro. Non solo per la questione della ludopatia, ma soprattutto per infiltrazioni della malavita”. E’ l’invito che ha rivolto l’on. Domenico Furgiuele (LSP) – intervenendo nel corso delle audizioni che la Commissione Cultura della Camera sta svolgendo in vista della delega al Governo per la riforma dell’ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché di semplificazione – rivolgendosi al presidente della FIGC Gabriele Gravina.

On. Caiata (Misto): Ora che le sponsorizzazioni sono vietate, come contribuiscono le scommesse allo sport?

“E’ fondamentale che si continui a scommettere sullo sport dilettantistico, e quanto incide la presenza delle scommesse sulla veridicità del nostro sport?” Lo ha chiesto l’on Salvatore Caiata (Misto) – presidente del Potenza Calcio – intervenendo nel corso delle audizioni che la Commissione Cultura della Camera sta svolgendo in vista della delega al Governo per la riforma dell’ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché di semplificazione. “E quanto restituiscono le scommesse al nostro sport, oggi che non è più nemmeno possibile effettuare le sponsorizzazioni?” ha chiesto ancora Caiata

Butti (FdI) incarica il Governo di riordinare ordinamento sport. Tra le fonti di finanziamento, c’è il controllo delle scommesse

Il Governo deve rafforzare “la solidarietà in materia finanziaria tra lo sport professionistico e lo sport di base, consolidando le fonti di reddito quali lo sfruttamento dei diritti di proprietà intellettuale e mediatici, le sponsorizzazioni e le attività di merchandising, adottando i necessari provvedimenti per il controllo dei giochi e delle scommesse e individuando altresì adeguate fonti di finanziamento pubbliche, in particolare nel settore delle infrastrutture e della sicurezza all’interno degli impianti sportivi”. E’ una delle previsioni contenute nel ddl che delega il Governo – entro un anno dall’approvazione – a adottare un decreto legislativo per il riordino, il coordinamento e l’integrazione della legislazione sportiva mediante l’adozione di un codice dello sport. Il ddl è stato presentato dagli onorevoli Alessio Butti e Tommaso Foti (FdI) a dicembre, ma il testo è stato pubblicato solo adesso. Nella presentazione si spiega che “la materia dell’ordinamento sportivo, oggi, solo in parte assegnata alla competenza delle regioni, comprende il complesso delle regole e delle istituzioni organizzate per lo svolgimento delle attività sportive, agonistiche ed amatoriali”. Questo ordinamento è “autonomo rispetto all’ordinamento statale (…) per il solo fatto che è collegato all’ordinamento internazionale, con poteri prescrittivi ed organizzativi da parte di organismi sovranazionali. L’insieme di questo ordinamento appare di difficile coordinamento, specie se si tiene conto che esistono 384 discipline sportive corrispondenti a 102 sport riconosciuti dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), ciascuna con propri statuti, regolamenti interni ed esecutivi”. Le norme che lo compongono provengono sia da fonti esterne “legate all’esercizio della potestà legislativa o regionale o della pubblica amministrazione”, sia da fonti interne “connesse all’intensa attività degli organismi sportivi nazionali (CONI, federazioni, leghe, enti di promozione) e internazionali (Comitato olimpico internazionale, federazioni eccetera) e degli organismi non sportivi (come in tema di doping). Il tutto in una cornice internazionale, in cui l’Unione europea, sia a livello di Commissione sia a livello di Corte di giustizia, oltre al Tribunale arbitrale dello sport e ad altri organismi di giustizia internazionale, incide, e non poco, sul complesso normativo. 

Europarlamentare Fulvio Martusciello: “Divieto ticket redemption ai minori, metterà completamente in ginocchio un intero comparto”

“Il gioco senza vincita in denaro va distinto da quello che invece lo prevede e va trattato, in primis dal punto di vista normativo, per quello che è: puro e semplice divertimento per famiglie, senza controindicazioni. Si cade, diversamente, in un equivoco che rischia di condannare a morte un intero settore produttivo della nostra economia. Una superficialità che può portare alla perdita di lavoro per centinaia di famiglie. I demagogici provvedimenti che si stanno prendendo in alcune regioni italiane, se applicati, metteranno completamente in ginocchio un intero comparto: vogliono infatti vietare ai minori di 18 anni le cosiddette ticket redemption, ovvero quei giochi che in base all’abilità del giocatore permettono la vincita di piccoli premi”. E’ quanto ha detto l’europarlamentare Fulvio Martusciello, nelle liste di Forza Italia nella circoscrizione Sud nelle elezioni del 26 maggio. “Gestori di sale giochi, produttori e distributori: come può reggere un settore che ruota attorno al gioco per i bambini, i ragazzi e le loro famiglie, se le sue principali attrazioni vengono vietate ai minorenni? Tutto questo oltretutto avviene senza alcuna evidenza o ipotesi scientifica che attesti alcuna forma di ludopatia o dipendenza legata a questi giochi. Anzi, penalizzare chi offre un sano divertimento per le famiglie di fatto è un incentivo al gioco in casa con console, che è l’anti socializzazione, per i più piccoli e per i maggiorenni a fare magari esperienza di gioco con vincita in denaro. Non solo è evidente l’ingiustizia di provvedimenti che puniscono un settore per responsabilità che non ha, ma è anche chiara la svista formale per cui sono le Regioni a legiferare sul tema, avendo non si capisce su quali basi stabilito che la questione è di salute. La politica tutta, regionale, nazionale ed europea, deve farsi carico del problema, invertendo la marcia e garantendo al comparto chiarezza e rigore e, conseguentemente, equità”, ha concluso.

Match-fixing, in Commissione UE interrogazione su ratifica della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla manipolazione di competizioni sportive

Gli europarlamentari Bogusław Sonik (PPE), Marc Tarabella (S&D), Santiago Fisas Ayxelà (PPE), Virginie Rozière (S&D), Tiziana Beghin (EFDD), Theodoros Zagorakis (PPE) e Julie Girling (PPE) hanno presentato in Commissione Europea un’interrogazione con richiesta di risposta scritta sulla ratifica della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla manipolazione di competizioni sportive. “Quali azioni intende la Commissione intraprendere per garantire che gli Stati membri dell’UE possano eleggere rappresentati nel futuro comitato direttivo e svolgere un ruolo attivo nell’ambito del processo decisionale?”. E’ quanto chiesto alla Commissione dagli europarlamentari che hanno premesso: “Lo scandalo del “football gate” in Belgio ha mostrato la portata della corruzione nello sport. Sport popolari, come il calcio, continuano a soffrire a causa di tale tipo di scandali, mentre si registra un rischio ancora maggiore se si considerano gli sport meno popolari, il che fa sentire fan e sponsor privati dei propri diritti. Nel 2014 l’UE, insieme a diversi paesi e organizzazioni mondiali, ha adottato la Convenzione di Macolin, uno strumento internazionale giuridicamente vincolante elaborato per contrastare la corruzione su scala mondiale. L’UE ha svolto un ruolo di rilievo durante il processo di elaborazione della convezione. Un controverso parere giuridico emesso dal Servizio giuridico del Consiglio afferma che l’UE può firmare trattati a competenza mista solamente previo consenso unanime da parte del Consiglio. La Convenzione di Macolin non può essere firmata dall’UE poiché un suo Stato membro ne sta impedendo la firma e le istituzioni dell’UE stanno ritardandone la ratifica a causa di questioni che dovrebbero venire risolte dopo l’istituzione del comitato direttivo della Convenzione. Ciò detto, la Convenzione di Macolin entrerà ben presto in vigore, poiché è stata ratificata da vari paesi terzi. Una volta che tale strumento è entrato in vigore, la maggior parte degli Stati membri dell’UE si troverà impossibilitata a contribuire alla lotta alla manipolazione delle competizioni sportive”.

Gioco online, interrogazione David Casa (PPE): “In che modo la decisione di non adottare una legislazione unica in UE per il settore del gioco potrebbe aiutare i consumatori?”

L’europarlamentare David Casa (PPE) ha presentato in Commissione Europea un’interrogazione con richiesta di risposta scritta sui casi di infrazione relativi al settore del gioco online. “Perché la Commissione ha deciso di eliminare tutti i casi di violazione relativi al settore del gioco online? In che modo la decisione di non applicare la legislazione dell’UE nel settore del gioco aiuta i consumatori dell’UE? In che modo la decisione di sciogliere l’Expert Group sui servizi di gioco aiuta le autorità nazionali a coordinare e rafforzare la legislazione sul gioco?”. E’ quanto ha chiesto l’europarlamentare alla Commissione premettendo che: “Alla fine del 2017, la Commissione ha revocato tutti i casi di infrazione relativi al settore del gioco online. Tale decisione potrebbe avere un effetto negativo sulla lotta contro i servizi di gioco non UE non regolamentati, in quanto incoraggia l’ulteriore frammentazione delle già molto diverse politiche sul gioco esistenti negli Stati membri. Eliminando tutti i casi di infrazione, la Commissione avrebbe potuto aumentare la probabilità che gli Stati Membri sviluppassero politiche sul gioco in contrasto con il principio fondamentale della libera prestazione dei servizi”.

Camera, Viminale fornisce aggiornamenti sui casinò di Campione e di Anzio

Il Ministero dell’interno ha trasmesso alla Camera una nota sull’attuazione dell’ordine del giorno – accolto come raccomandazione – presentato dall’on. Silvestroni (FdI) sui casinò di Campione e di Anzio. Silvestroni chiedeva in particolare di estendere le competenze del Commissario straordinario che sta valutando di affidare il casinò di Campione a un nuovo soggetto giuridico, e di accertare quali iniziative siano necessarie per la riqualificazione e riapertura del Casinò di Anzio. La nota del Ministero è stata trasmessa alla Commissione Affari costituzionali

Senato, ddl Lega su normativa unica per distanziometri e limiti orari slot e sale giochi e scommesse assegnato a Commissioni Affari Costituzionali e Finanze

Il disegno di legge che prevede una normativa “unica” in Italia per distanziometri e limiti orari per slot e vlt, è stato assegnato alle Commissioni riunite Affari Costituzionali e Finanze del Senato. Il ddl è stato presentato dalla senatrice Sonia Fregolent (Lega) e detta criteri di installazione di nuovi apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro e di sistemi da gioco videolottery, nonché pratica ed esercizio del gioco d’azzardo e dei giochi con vincita in denaro. In particolare, nel testo si legge che è vietata l’apertura di sale giochi e scommesse che abbiano una distanza inferiore ai 500 metri dai luoghi sensibili e ai 100 metri

dai luoghi che commercializzano denaro, oro o oggetti preziosi. Gli orari di funzionamento di slot e vlt e di apertura di sale giochi e scommesse devono essere ri­compreso nella fascia oraria che va dalle ore 8.00 alle ore 22.00 di tutti i giorni, compresi i festivi.

Sul testo sono previsti i pareri delle Commissioni Giustizia; Difesa; Bilancio; Istruzione pubblica, beni culturali; Lavori pubblici; Industria, commercio, turismo; Igiene e sanità; Territorio, ambiente, beni ambientali; e della Commissione parlamentare questioni regionali.