Giochi, Distante (Sapar): “Emendamento sui totem necessario per eliminare un fenomeno senza regole che non tutela giocatori e minori. Pene pesanti per chi ospita questi apparecchi”

Torna d’attualità uno degli emendamenti più importanti per il settore del gioco in Italia. E’ stato ripresentato alla Camera l’emendamento che prevede una lotta senza quartiere ai cosiddetti “totem”, apparecchi che si possono trovare in diversi esercizi commerciali e che nascondendosi sotto il cappello di “giochi promozionali”, non prevedono alcuna tutela del giocatore, nessun rilascio di nulla osta e nessuna licenza di Polizia. “Ci auguriamo che l’emendamento possa passare alla Camera – ha dichiarato ad Agimeg Domenico Distante di Sapar– in quanto lo Stato ha il dovere di tutelare il gioco legale e regolamentato. Noi non chiediamo più soldi, ma di poter eliminare la concorrenza di apparecchi che non tutelano i giocatori e i minori. Il gioco regolamentato necessita della licenza di pubblica sicurezza, abbiamo il dovere di esporre nelle nostre sale la tabella dei giochi proibiti, del gioco vietato ai minori, a pena di sanzioni anche penali, mentre i totem vengono esentati in quanto offrono gioco sotto forma di giochi promozionali. Dobbiamo invece dare più potere e strumenti alla Guardia di Finanza e alle forze dell’ordine – ha proseguito Distante – in modo che possano operare in un quadro normativo ben definito. Ad oggi non hanno gli strumenti per farlo: spesso a seguito di un sequestro di apparecchi illegali corrisponde un dissequestro disposto dal tribunale del riesame”. Il discorso si sposta anche sul tema delle ordinanze comunali che impongono limiti di orari e di distanze per le sale. “Gli apparecchi legali devono sottostare a precise regole – ha detto ancora Distante – che riguardano sia gli orari di funzionamento che i luoghi di installazione, cosa che invece non vale per i totem che possono essere accesi 24 ore al giorno in sale vicine tra loro. In questo modo però si spegne il gioco regolare: non è logico che le macchine legali possano lavorare per sole otto ore al giorno, mentre quelle illegali siano sempre accese. Così facendo si lascia il mercato all’illegalità, mentre servono regole chiare e precise per chi opera in questo settore”. Nell’emendamento presentato alla Camera è prevista la chiusura obbligatoria, da 1 a 4 mesi, dell’esercizio o circolo privato che ospita i totem e in caso di recidività il ritiro della licenza e blocco del rilascio di nuove licenze per 10 anni, oltre ad una sanzione amministrativa di 20.000 euro. cr/AGIMEG