“Al fine di valutare in modo realistico in quale misura bambini e ragazzi fanno un uso eccessivo di internet, la Commissione ha finanziato uno studio approfondito, condotto nel 2012, sull’uso di internet e sui comportamenti dei minori europei che favoriscono la dipendenza dalla Rete. Sono stati intervistati 13 284 adolescenti, di età compresa tra i 14 e i 17 anni, provenienti da 7 paesi europei. L’1,2 % di tutti gli intervistati mostra segni di dipendenza da internet”. Lo sostiene il Commissario Ue per l’Agenda digitale, Neelie Kroes, rispondendo a un’interrogazione presentata dall’europarlamentare Silvestris (PPE). L’on del PPE evidenziava “il pericolo della dipendenza dalla rete” come “disturbo multiforme che può riguardare diversi aspetti della rete, come pornografia, gioco d’azzardo, o semplice incapacità di abbandonare lo schermo del computer”. “Dallo studio EU Kids Online, anch’esso finanziato dalla Commissione – ha aggiunto ancora il commissario Kroes – è emerso che, sebbene il 29 % dei bambini abbia presentato almeno uno dei cinque indicatori – associati a un uso eccessivo di internet – soltanto l’1 % fa un uso della Rete che può essere ritenuto patologico. I risultati suggeriscono che i più vulnerabili all’uso eccessivo di internet e alle sue conseguenze negative sono i ragazzi più grandi, quelli che hanno difficoltà emotive e quelli che sono alla ricerca di sensazioni forti”, ha ribadito. “Le conclusioni di entrambi gli studi indicano che trascorrere tanto tempo online non sempre è segno di un uso problematico di internet. Gli studi raccomandano ai genitori di partecipare attivamente alle attività online dei loro figli attraverso il dialogo e il supporto”. im/AGIMEG
