Giochi, Corsaro (Misto): “Serve dibattito politico serio per ricostruire normativa nazionale di riordino settore”

“La commissione Finanze del Senato ha convocato un’audizione dei soggetti maggiormente rappresentativi per discutere della riforma organica del gioco contenuta nel ddl (Mirabelli, ndr), può essere una buona occasione per portare a casa tre obiettivi: ascoltare gli operatori di settore; costruire un rapporto trasparente tra ogni euro incassato dal gettito del gioco e ogni investimento in un opera pubblica (il fondo buone cause indicato all’art.108 del ddl); ridistribuire il gettito anche agli enti locali che ad oggi si misurano solo di fronte alle problematiche derivanti dal settore, senza averne alcun beneficio”. E’ quanto afferma Massimo Corsaro, deputato del gruppo Misto (Conservatori e riformisti), evidenziando che “si può scegliere di giocare o non farlo, si può scegliere di fare impresa nel mondo del gioco o non farla, ma la politica non può scegliere di non occuparsi di un’industria che produce questi dati. Un dibattito serio proverebbe a ricostruire la normativa nazionale introducendo un fondo per le buone cause, cioè un fondo partecipato da una percentuale del gettito del gioco utile a realizzare opere di pubblica utilità, e un fondo per la responsabilità del gioco partecipato in quota parte da tutti i concessionari e i soggetti operanti in Italia, che vada a finanziare un fondo di protezione delle varie dipendenze. Questo – prosegue Corsaro nel suo intervento con Gianfranco Manco su Formike.net – consentirebbe di superare l’italico vizio per cui, piuttosto che analizzare un problema, si cerca di creare e cavalcare l’audience scandalistico; da qui la narrazione secondo la quale il mondo del gioco d’azzardo sarebbe abitato da gente disonesta che gode delle malattie altrui. Certo, essendo un settore con un’enorme liquidità transata, può succedere (come spesso è accaduto) che la criminalità organizzata metta le mani per riciclare danaro sporco, ma se si lasciasse tutto al caso, si avrebbe il solo effetto di aumentare il mercato illegale che è stato ridotto grazie a tanti sforzi dei Monopoli di Stato”. dar/AGIMEG