Giochi, Consiglio Regionale del Veneto approva emendamento su gioco d’azzardo. Valdegamberi: “Meno offerta e tasse più alte”

Grazie ad un emendamento presentato dal consigliere regionale Stefano Valdegamberi è stato inserito in un articolo della Legge Finanziaria regionale il contenuto del disegno di legge, approvato in commissione consiliare, volto prevenire, contrastare e ridurre il rischio di dipendenza dal gioco d’azzardo patologico (GAP).
L’articolo prevede una serie di azioni di prevenzioni a carico dei comuni e della regione stessa, compreso l’istituzione di un numero verde regionale e di uno specifico indirizzo di posta elettronica per accedere ai servizi di ascolto e di assistenza. I comuni sono invitati a stabilire il divieto di istituire nuove sale da gioco nelle vicinanze dei luoghi sensibili e di aggregazione (scuole, centri giovanili, etc), limitare gli orari di apertura, avviare azioni premianti per i locali slot-free.
Le aziende Ulss, nell’attesa dell’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, sono chiamate a sviluppare iniziative di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione delle persone affette da ludopatia e a promuovere gruppi di auto-mutuo aiuto.
Viene vietata la pubblicità su spazi istituzionali dei giochi che prevedano vincite di denaro. I titolari di sale da gioco e di esercizi commerciali in cui sono installati apparecchi per il gioco d’azzardo sono tenuti ad esporre in luogo visibile il cartello informativo sui rischi correlati e il test di autovalutazione a verifica del rischio di dipendenza e a non pubblicizzare all’interno o all’esterno dei locali le eventuali vincite conseguite.
A decorrere dal 1 gennaio 2016 gli esercizi commerciali con installati apparecchi da gioco avranno una maggiorazione dell’imposta IRAP dello 0,2%. Queste nuove entrate serviranno, almeno in parte, a far fronte ai costi socio-sanitari provocati dall’azzardo che non è giusto ricadano sull’intera collettività. lp/AGIMEG