Giochi: in Conferenza Unificata le Linee d’azione del Ministero della Salute per garantire prevenzione, cura e riabilitazione del Gap

Nella Conferenza Unificata odierna verranno discusse le “Linee d’azione per garantire le prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette dal gioco d’azzardo patologico” che contengono le raccomandazioni in merito del Ministero della Salute. Tra queste l’introduzione di un testo unico che regolamenti il settore del gioco, sanzioni più severe sia dal punto di vista penale che normativo, la creazione di una autonoma “fattispecie di reato di evasione delle imposte sui giochi in tema di prelievo erariale unico e imposta unica sulle scommesse”. Lo scopo di queste raccomandazioni proposte dal Ministero della Salute il miglioramento del sistema di tutela del gioco pubblico. Il Ministero suggerisce poi di estendere alla raccolta abusiva di scommesse “la responsabilità amministrativa della persona giuridica” e l'”affidamento in giudiziale custodia alle Forze di Polizia con facoltà d’uso” delle attrezzature utilizzate per le attività di raccolta. Ancora tra le raccomandazioni, l’aumento del prelievo fiscale e una legge che stabilisca un tetto di vincite massimo. “Una tecnica di prevenzione efficace potrebbe essere quella di aumentare il prelievo fiscale (delle vlt, ndr) a una percentuale del 10-12%. La riduzione dell’attività non avrebbe impatto sulle entrate fiscali”. Il Ministero suggerisce, quindi, di introdurre “una percentuale di vincite massime fissata dallo Stato. Cioè il margine ai gestori sarebbe fissato dallo Stato e in questo modo le vincite si potrebbero ridurre ulteriormente”. Colloqui motivazionali, psicoterapia, terapia di gruppo, tutoraggio economico e trattamento ambulatoriale da affiancare a quelli residenziali. I suggerimenti del Ministero della Salute indirizzati gli operatori della sanità pubblica per la cura delle persone affette da disturbo da gioco patologico. Monitorare attività del giocatore, analizzando e raccogliendo dati, e instaurare un rapporto volto ad “aumentarne consapevolezza e percezione del rischio”, creare sportelli di informazione e formare il personale delle sale. Suggerisce poi il Ministero della Salute nelle linee guida sulle azioni di prevenzione e cura del gioco patologico. lp/AGIMEG