Giochi, comune di Acqui Terme (AL): dopo il distanziometro arriva il limite orario per apertura sale

Dall’ambizione di diventare sede di casinò all’impegno nella lotta alle ludopatie. Succede ad Acqui Terme, nel piemontese, dove dopo il distanziometro arrivano le restrizioni orarie per tutti i locali che offrono gioco. L’amministrazione comunale dell’alessandrino dopo la scelta di distanziare di 400 metri il gioco dai luoghi ritenuti sensibili passa, con una nuova ordinanza, alla definizione degli orari: prima solo le sale dedicate che potevano restare aperte dalle 10 alle 23; ora tutti gli esercenti che contengono anche solo una slot machine, quindi anche bar e altre tipologie di locali consentite dalla legge. Questi ultimi, che rappresentano circa la metà dell’offerta, erano rimasti fuori dalla prima stretta legislativa. A breve prenderanno il via anche i controlli a campione della polizia locale. I titolari hanno 60 giorni di tempo per adire al Tribunale amministrativo competente. dar/AGIMEG