dalla nostra inviata a Milano – “Siamo in prima linea contro il gioco d’azzardo, ma spesso lavoriamo con armi spuntate”. Lo evidenzia il sindaco di Padova, Massimo Bitonci, durante la prima conferenza nazionale sulla ludopatia, sottolineando che “non basta solo il tema della pubblicità, la regolamentazione deve abbracciare la normativa a tutto tondo. Non c’è un colore politico, dobbiamo affrontare la questione tutti insieme in Parlamento. A Padova abbiamo un regolamento comunale che vieta l’esercizio dai luoghi ritenuti sensibili, al momento la distanza è di 500 metri ma vogliamo portarlo a 1 km. Abbiamo poi una limitazione oraria, le macchinette sono accese solo dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22, impugnata al Tar ma senza successo. Infatti abbiamo comminato 167 sanzioni da 500 euro l’una”. Il primo cittadino si sofferma poi sulla polemica scaturita dall’idea di concentrare le sale nella zona industriale, “creando quella che alcuni hanno definito la Las Vegas di Padova. La ratio è di togliere le sale dal centro urbano e concentrarle in una zona industriale, dove è possibile effettuare i controlli. Credo sia l’unica strada da seguire, se non c’è un intervento da parte del governo questi provvedimenti però sono sempre soggetti a ricorsi”. dar/AGIMEG
