Giochi: Barnier, “Tassazione non armonizzata in UE. Già respinta l’ipotesi di un atto legislativo europeo sulla materia”

“La Commissione condivide le preoccupazioni circa i rischi associati al gioco d’azzardo e, come illustrato nella sua comunicazione del 2012  («Verso un quadro normativo europeo approfondito relativo al gioco d’azzardo on-line»), sta intervenendo nel settore”. Sono le parole del commissario UE Michel Barnier, che ha risposto all’interrogazione presentata ad aprile scorso dall’on. Muscardini (ECR) in tema di ludopatie e rischi connessi al settore giochi, con specifico riferimento alla necessità di “invitare gli Stati membri ad aumentare le tassazioni sul gioco per svantaggiarlo e di utilizzare le maggiori entrate per la lotta alla ludopatia”. “Attualmente il gioco d’azzardo non è disciplinato da una normativa specifica. Le prerogative della Commissione derivano esclusivamente dalle disposizioni del trattato sull’Unione europea che disciplinano la libertà di stabilimento e la libertà di prestazione dei servizi, e, per quanto riguarda la protezione dell’integrità dello sport, dall’articolo 165 del TFUE. Il gioco d’azzardo  – spiega ancora Barnier – è anche disciplinato da alcuni atti della legislazione unionale orizzontale, ad esempio dalla direttiva del 2005 che vieta una vasta gamma di pratiche commerciali ingannevoli o aggressive. Inoltre, la Commissione ha proposto di estendere la normativa UE antiriciclaggio a tutte le forme di gioco d’azzardo. Gli Stati membri godono di ampia libertà nel definire i propri sistemi fiscali e stabilire i livelli di tassazione nel modo più idoneo a raggiungere gli obiettivi di politica interna, anche se, nell’esercizio dei loro diritti di tassazione, devono rispettare gli obblighi derivanti dai trattati dell’Unione. La Commissione può presentare proposte legislative volte a migliorare il funzionamento del mercato interno, che diventeranno legge solo se gli Stati membri le approvano all’unanimità. Il livello di tassazione del gioco d’azzardo non è stato armonizzato a livello UE: spetta pertanto agli Stati membri fissarlo. La risoluzione del Parlamento europeo del 2011 sul gioco on-line nel mercato interno – conclude – ha respinto l’ipotesi di introdurre un atto legislativo europeo che armonizzi la disciplina del settore del gioco d’azzardo. Una posizione analoga è stata espressa dal Consiglio.Le  norme relative all’ubicazione degli stabilimenti in cui sono situate le slot-machine  – infine – sono stabilite a livello nazionale o locale”. im/AGIMEG