Giochi, Baretta (sottosegr. Mef): “Spegnere i singoli apparecchi operazione quasi disperata, meglio puntare su una regolamentazione omogenea”

Disattivare da remoto gli apparecchi da gioco negli orari chiesti dai Comuni, rendendo di fatto impossibile violare le norme locali. E’ uno dei temi lanciati da Striscia La Notizia nell’inchiesta dell’inviato Moreno Morello: basterebbe chiedere i tabulati a Sogei, il partner tecnologico dei Monopoli che sorveglia la rete di controllo, per individuare e sanzionare i trasgressori. Un modo per semplificare la vita ai Comuni, che non dovrebbero più disporre i controlli sala per sale per trovare le macchine accese fuori orario consentito. Si tratta di un tema caldo per il settore dei giochi, su cui è intervenuto anche il sottosegretario all’Economia con delega ai giochi, Pier Paolo Baretta. Una misura possibile non solo per le vlt, ma anche per le awp, intervenendo però macchina per macchina: “i concessionari dovrebbero andarle a chiudere una per una. E’ una questione tecnica, ma quando tra qualche anno anche le awp saranno collegate il problema sarà risolto”, rileva Baretta, spiegando che si tratta di un iter complesso, bisognerebbe modificare i sistemi informatici: “si può fare ma richiede investimenti, e tempi tecnici – prosegue dalle colonne di La Scommessa TS -. Si tratta di inserire una procedura standard completamente nuova, che non era minimamente prevista quando sono state firmate le concessioni. Il bando di gara non prevedeva che fosse necessario bloccare le macchine Comune per Comune in orari specifici e differenti”. Al di là di quali apparecchi sarebbe possibile ‘spegnere’ a distanza o meno, per Baretta “la cosa migliore è che ci fosse una regola quanto più omogenea possibile: magari sarebbe possibile stabilire delle fasce orarie valide per tutti e consentire delle oscillazioni. Altrimenti l’amministrazione non sarebbe in grado di gestire, di informatizzare, i diversi limiti stabiliti da ogni Comune. E’ un’impresa quasi disperata”. Analizzando gli aspetti legali della questione, Mef e Monopoli hanno firmato delle concessioni con gli operatori, che non possono essere modificate unilateralmente. Ma “i concessionari a questo punto avrebbero tutto l’interesse ad avere una regolamentazione omogenea, invece della situazione attuale che varia quartiere per quartiere. Non penso che sarebbe un problema trovare un’intesa anche con gli operatori”, conclude il sottosegretario. dar/AGIMEG