Giochi, Baretta (sottosegr. Mef): “Sono 378.109 le macchine attive al 31 luglio 2015. Entro il 31 dicembre 2019 arriveranno a massimo 265mila”

“Confermo che, essendo 378.109 le macchine attive al 31 luglio 2015, gli effetti della riduzione minima ‘non inferiore al 30 per cento’ prevista dalla legge (di Stabilità, ndr) saranno tali da portare progressivamente, ‘a partire dal 1* gennaio 2017’ e non oltre il 31 dicembre 2019, gli apparecchi a un numero non superiore a 265mila. La norma citata fa riferimento a una data certa (il 31 luglio 2015) e, quindi, anche a un numero certo di apparecchi (378.109); pertanto, numeri diversi, inferiori o superiori, che fossero stati raggiunti in data successiva, non potranno mai costituire un diverso e superiore punto di riferimento per applicare la riduzione prevista dalla legge. L’Agenzia applicherà alla lettera tale disposizione normativa”. E’ quanto afferma in commissione Finanze alla Camera il sottosegretario all’Economia con delega ai Giochi, Pier Paolo Baretta, rispondendo all’interrogazione presentata questa mattina in Aula dal deputato Paglia (Si-Sel) sulla riduzione del numero di slot previsto dalla legge di Stabilità 2016. Baretta sottolinea poi che “l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli precisa che nessuna ‘circolare’ è stata mai emanata per disciplinare la riduzione prevista dal comma 943 (della legge di Stabilità, ndr); ne poteva essere altrimenti considerato che lo stesso comma demanda tale compito a un decreto del ministro dell’Economia”. Il sottosegretario ricorda che tale comma “fa riferimento agli ‘apparecchi attivi alla data del 31 luglio 2015’ mentre il comma 922 prevede il blocco dei nuovi rilasci al 31 dicembre 2015. In definitiva, in base a tale norma di legge, l’Amministrazione segue due percorsi paralleli dettati dalla legge di Stabilità: quello della riduzione delle macchine che sarà commisurata al numero delle stesse al 31 luglio 2015 (378.109 apparecchi) e avrà inizio a partire dal 2017 e quello del ‘tetto’ al rilascio di nuovi nullaosta per l’anno 2016, che non permetterà più alcun incremento di nulla osta rispetto a quelli esistenti alla data del 31 dicembre 2015 registrati in 418.210. Possiamo parlare di un eccesso di precauzione degli operatori che si sono cautelati con un numero eccessivo di nulla osta che non saranno tutti utilizzati. La conclusione è che se permangono i nulla osta richiesti degli operatori al 31 dicembre (che si ridurranno a seguito delle variazioni di mercato e delle esigenze di manutenzione) la riduzione complessiva supererà sensibilmente il 30%”. dar/AGIMEG