Giochi, Baretta (Mef): “Togliere la pubblicità senza ridurre l’offerta di gioco è un’operazione simbolica. Dopo la pausa o si riapre alla delega o si discute un nuovo testo”

“La proposta di legge sulla pubblicità è condivisibile, ma è un pezzo del problema. Togliere la pubblicità senza ridurre l’offerta di gioco è un’operazione più simbolica che sostanziale”. E’ il commento del sottosegretario all’economia Pier Paolo Baretta durante l’audizione alla commissione Affari sociali della Camera dopo la presentazione del disegno di legge dei senatori del Pd Donatella Albano, Marco Filippi, Nadia Ginetti e Laura Puppato e la proposta del “Divieto della propaganda pubblicitaria per i giochi a premio con vincita in denaro”. Intanto si ragiona sul futuro della delega messa da parte dopo un lavoro lungo mesi. “Dopo la pausa estiva il Governo potrebbe proporre al Parlamento la riapertura della delega in tempi certi e brevi, oppure il Parlamento può fare un testo coordinato da mettere in discussione .Nel giro di 15 giorni sarà possibile produrre un testo condiviso. L’articolo 14 della delega fiscale, al quale il Governo si attiene, non ha scelto una linea pro-slot, ma nemmeno una linea no-slot. Il Parlamento ha scelto di regolamentare il gioco legale. Il settore deve essere riordinato. E’ ancora aperta invece la questione del fondo da 200 milioni da destinare alla cura e alla prevenzione del gioco patologico, così come è aperto il dibattito sulla possibilità che questi fondi vengano finanziati dal gioco stesso”. Il nodo principale è stato però il rapporto con gli enti locali. “Il criterio di proporzione tra numero di abitanti e distribuzione delle sale, proposto dal M5S, è stato giudicato interessante dal Governo – ha detto – abbiamo adottato quest’idea”. lp/AGIMEG