Giochi: Ancona aderisce al Manifesto dei sindaci per la legalità. Polemica dell’M5s: “E’ solo propaganda”

Il sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli, ha sottoscritto il Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo, iniziativa organizzata insieme a Terre di Mezzo e Scuola delle Buone Pratiche. Un atto atteso da ottobre, quando era stata approvata all’unanimità la mozione in consiglio comunale. “Sul Gap c’è bisogno di una presa di coscienza delle istituzioni – ha detto il primo cittadino -. Servono iniziative per introdurre nuovi strumenti normativi senza i quali i poteri dei Comuni sono scarsi, oltre a veri e propri interventi di prevenzione e recupero”. I sindaci chiedono di avere il potere di ordinanza per definire l’orario di apertura delle sale da gioco e stabilire le distanze dai luoghi sensibili. Inoltre, che sia richiesto ai Comuni e alle autonomie locali il parere preventivo e vincolante per l’installazione dei giochi d’azzardo.
“Grazie a finanziamenti regionali Ancona è capofila del progetto “A che gioco giochiamo” per la prevenzione del gioco d’azzardo – ha precisato l’assessore Capogrossi -. Questo prevede alcune operazioni come la formazione degli operatori sanitari in collaborazione con il dipartimento delle dipendenze patologiche. La distribuzione poi, su tutti i territori, di un opuscolo nelle classi quarte e quinte delle scuole superiori”.
Una presa di posizione che comunque ha creato qualche polemica. “I consiglieri comunali – si legge in una nota del Movimento 5 Stelle – hanno appreso che la prima cittadina di Ancona ha sottoscritto il “Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo” dando seguito seguito alla mozione approvata lo scorso ottobre. Nell’entusiasmo però il sindaco si è dimenticato di dire che era stato impegnato insieme alla sua giunta, grazie ad un emendamento proposto dal M5S, non solo a sottoscrivere questo “manifesto” ma anche a predisporre un regolamento comunale per le sale giochi e l’installazione degli apparecchi da gioco. La prima cittadina dovrebbe sapere che alla luce della recente sentenza della Corte Costituzionale (n. 220 del 18 luglio 2014) i Sindaci hanno margini per intervenire per contrastare il dilagare del gioco d’azzardo e le conseguenti ludopatie: ad esempio limitando gli orari per utilizzare gli apparecchi da gioco soggetti ad autorizzazione comunale. Anche ad Ancona, immediatamente, con un’ordinanza del Sindaco, si potrebbe permettere il loro funzionamento solamente in orari limitati. In attesa che la Regione faccia la sua parte sollecitiamo Sindaco e Giunta a fare la propria. Il comune di Senigallia e di Loreto – che fino a prova contraria appartengono alla nostra Regione – hanno un regolamento per le sale giochi ed apparecchi da gioco”. cz/AGIMEG