Giochi: 6 miliardi di dollari il fatturato della società che nascerà dalla fusione Gtech-Igt

Manovre in pieno svolgimento in casa De Agostini per traghettare la International Game Technology di Las Vegas sotto le insegne di Gtech. L’operazione, annunciata a metà luglio dalla società dei giochi quotata a Piazza Affari e controllata con il 59,5% dalle famiglie Boroli e Drago, sarà approfondita dal CEO  Marco Sala nell’incontro con gli analisti previsto oggi. Il gruppo di Novara e le banche più vicine, secondo le prime informazioni, stanno gettando le basi dell’operazione, di sicuro la più grande oggi in corso tra Italia e Usa dopo la fusione di Fiat e Chrysler. Porterà alla nascita di un colosso del gioco con oltre 6 miliardi di dollari di ricavi e 2 di margine operativo. Prima mossa – si legge oggi su Il Corriere della Sera – la firma della lettera d’impegno con Credit Suisse e Barclays che ridisegneranno le finanze del nuovo gruppo con un drappello di banche tra cui Wells Fargo, Citibank e Bnp Paribas che garantirebbero linee fino a circa io miliardi di dollari. Un impegno ponte che coprirà i fabbisogni sia di Gtech sia della Igt quotata al Nyse, pari a circa 2,9 miliardi tra bond e finanziamenti in scadenza nel 2016. Il gruppo allestirà infatti un programma Emtn (Euro medium term note) per le emissioni obbligazionarie che permetteranno alla nuova Gtech-Igt di dipendere meno dalle banche. Poi scatterà la fusione tra le società con scambio e acquisto di azioni da parte dei soci Gtech. La ex Lottomatica non sarà più la stessa. Sarà meno dipendente dai contratti di fornitura soggetti a gare – si legge – e sarà il primo produttore mondiale di slot machine. Con l’obiettivo di assicurarsi le nuove mecche del gioco di Hong Kong e Macao. lp/AGIMEG