Legge Bilancio, Gaiotti (Bankitalia): “Preservare imprese in difficoltà è essenziale per evitare che la crisi abbia ripercussioni permanenti sull’economia. Misure di sostegno andranno prolungate nel tempo”

“Con gli interventi inclusi nella manovra di bilancio vengono perseguiti due obiettivi. Si estendono e si rifinanziano alcuni dei provvedimenti introdotti nel corso dell’anno per mitigare gli effetti immediati della pandemia, in conseguenza del perdurare dell’emergenza; e si definiscono alcune misure che mirano a permettere un rilancio sostenuto della crescita. Tra i principali provvedimenti di risposta all’emergenza, la manovra prevede per le imprese la proroga fino a metà del 2021 delle misure di sostegno alla liquidità e la creazione di un fondo per il sostegno delle attività produttive colpite dagli effetti dall’emergenza epidemiologica”. E’ quanto ha detto questa mattina in Audizione alla Camera il Capo del Dipartimento Economia e statistica della Banca d’Italia, Eugenio Gaiotti.
“In particolare, viene prorogata dalla fine del 2020 a metà del 2021 la possibilità per le imprese di far ricorso alla garanzia pubblica sui prestiti rilasciata dal Fondo centrale di garanzia per le PMI alle condizioni agevolate introdotte con il decreto “liquidità” dello scorso aprile. Inoltre, a partire da marzo, la gestione delle garanzie per le imprese che hanno tra 250 e 499 addetti passerà gradualmente dal Fondo a SACE. La proroga, sempre fino alla fine di giugno, riguarda anche la moratoria straordinaria sui finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese introdotta dal decreto “cura Italia” (la scadenza originaria dello scorso settembre era già stata prorogata a fine gennaio dal decreto “agosto”); le imprese che non hanno ancora richiesto di beneficiare della moratoria, possono farlo fino a fine gennaio. Per far fronte al nuovo flusso di garanzie, il Fondo di garanzia per le PMI viene rifinanziato per 4,8 miliardi tra il 2021 e il 2026 (di cui 0,3 miliardi a valere sulla sezione speciale destinata alla moratoria). Vengono infine prorogate alla fine del prossimo giugno alcune misure di sostegno alla ricapitalizzazione delle imprese e l’operatività del Fondo Patrimonio PMI. Con riferimento al fondo per il ristoro delle attività produttive, si prevede che le risorse (3,8 miliardi) possano essere impiegate con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri per finanziare misure di sostegno economico-finanziario già adottate nel 2020 con i decreti emergenziali”.
“Nel complesso – afferma Gaiotti – valutiamo che i provvedimenti finora introdotti per rispondere all’impatto immediato della pandemia (in particolare le misure sul mercato del lavoro, per il sostegno alle imprese e ai lavoratori, in materia di sostegno al credito) abbiano permesso di soddisfare il fabbisogno di liquidità delle imprese, contenere i rischi di insolvenza e contrastare perdite significative di occupazione. In presenza di una recrudescenza dei contagi, è quindi condivisibile l’estensione del sostegno. Come abbiamo indicato, passata la fase emergenziale, andrà evitato che un loro prolungamento oltre quanto richiesto dalla durata della crisi possa ostacolare la riallocazione tra settori e imprese o limitare le possibilità occupazionali dei più giovani”.
“Le risorse dedicate a sostenere gli investimenti privati ammontano a 8,4 miliardi nel 2021 e oltre 9 in media nel biennio successivo. Si intende potenziare e prorogare fino alla fine del 2022 i crediti d’imposta per gli investimenti materiali e immateriali e quelli per l’attività di ricerca e sviluppo, innovazione e formazione tecnologica; è inoltre confermata la maggiorazione degli incentivi previsti per le imprese operanti nel Mezzogiorno. La manovra prevede ulteriori risorse per contributi agli investimenti ad alto contenuto tecnologico realizzati nel triennio 2021-23, potenzia il contributo agli investimenti in beni strumentali delle piccole e medie imprese (cosiddetta “nuova Sabatini”), stanzia fondi per il sostegno agli investimenti in specifici settori e dispone incentivi fiscali per le operazioni di aggregazione aziendale”.
“In questo contesto – prosegue Gaiotti – una risposta efficace e tempestiva all’emergenza è necessaria. Una parte delle risorse della legge di bilancio è opportunamente destinata al sostegno delle famiglie più vulnerabili e dei settori economici più colpiti. Preservare imprese temporaneamente in difficoltà ma fondamentalmente solide è essenziale per evitare che la crisi abbia ripercussioni permanenti sull’economia; proteggere i redditi delle famiglie è indispensabile, oltre che per contrastare un aumento delle diseguaglianze, per sostenere la domanda, in un quadro congiunturale che rimane debole e incerto. In prospettiva, passata la fase emergenziale, andranno attentamente valutati i costi di un prolungamento delle diverse misure oltre quanto richiesto dalla durata della crisi”, ha concluso. cr/AGIMEG