Avv. Freni (MEF): “Far uscire il gioco dal limbo dell’incertezza. Servono regole stabili ed omogenee su tutto il territorio. Concessioni prorogate fino al 29 marzo 2022 in attesa del riassetto del settore”

“Il gioco deve avere un futuro, è un settore centrale del nostro ordinamento, che soffre il tema dell’illegalità. Il gioco è un settore che va tutelato, incentivato e regolato. Dobbiamo dare regolazione stabile, omogenea e al passo con i tempi, che non sia fatta con continue proroghe annuali. Serve certezza agli operatori e ai giocatori. Il sistema gioco nel suo insieme deve essere stabile, solo in questo modo si potrà consentire al comparto di uscire dal limbo di incertezza in cui la politica lo ha consegnato in questi anni”. E’ quanto ha dichiarato l’avvocato Federico Freni (MEF), in rappresentanza del Sottosegretario all’Economia con delega ai giochi, Claudio Durigon, nel corso di un evento online.
“Il riassetto del settore del gioco non puo’ prescindere dal rapporto virtuoso tra Mef e Adm. Sulle tempistiche del riassetto, il nostro desiderio è di arrivare ad una definizione da proporre al Parlamento al più tardi entro la sessione di Bilancio di quest’anno. Vogliamo presentare una legge delega entro ottobre/novembre, obiettivo già delineato dal sottosegretario Durigon, per poi giungere al riassetto del settore entro la fine del 2022. E’ un tema a garanzia degli operatori, dei giocatori e dell’erario. Questo riassetto non può essere fatto contro il sistema, ma va fatto per il sistema e con il sistema. Non abbiamo mai immaginato alcuna proposta di riforma fatta contro gli operatori del comparto”.
In merito agli Stati Generali del settore del gioco, l’avvocato Freni ha detto: “Ci aspettiamo che da questa assemblea del mondo del gioco, che vorremmo tenere prima della chiusura della legge delega per raccogliere il sentiment del comparto, possano uscire delle linee guida di sviluppo. Una regolazione che non guarda al futuro nasce morta, dopo due anni di pandemia bisogna pensare al futuro del settore. Regolare il presente è un lavoro importante, ma non più sufficiente”.
Sulla percezione distorta del gioco da parte della politica e dell’opinione pubblica: “Il gioco illegale è un problema, la ludopatia è un problema. Il gioco illegale è un male che va sradicato, che fa male all’economia in quanto toglie gettito, ma anche perché squalifica il mondo del gioco. Troppo spesso sentiamo inoltre banalizzazioni sulla ludopatia, che è un tema che va considerato nella sua complessità, ma non possono più permettere che questi due temi vadano a pregiudicare il gioco sano, che dà risorse virtuose. Il nostro obiettivo è controllare che i limiti siano rispettati, verificare che tutti i punti gioco abbiano un assoluto rispetto delle regole. Incrementeremo i controlli, il contrasto al gioco illegale è il primo punto della riforma che abbiamo in mente. Contrastare la ludopatia vuol dire dare linee di indirizzo che possano consentire una regolazione omogenea su tutto territorio nazionale. Concessionari e gestori dovranno impegnarsi per sradicare gioco illegale contrastando la ludopatia con tutti i mezzi a loro disposizione”.
In merito alla proroga delle concessioni vigenti: “Questo tema si lega con la legge delega, inutile immaginare nuove gare senza avere un riassetto del comparto. Tutte le concessioni scadranno il 29 marzo 2022, andranno fatte poi le nuove gare ma in modo sensato nel quadro del riassetto del sistema”. Infine, sulle difficoltà delle aziende di gioco con le banche: “La legislazione bancaria è un settore complesso, molto attenzionato. Il sistema bancario ha una diffidenza verso il comparto, ma il riassetto porterà una pacificazione rispetto al mondo del gioco, questo è il nostro auspicio”. cr/AGIMEG