Fase 2, Fontana (Pres. Lombardia): “Per bar e ristoranti tempi di attesa più lunghi”. Renzi (Italia Viva): “Far ripartire subito l’economia o la pandemia diventerà carestia”

La Lombardia, la regione più colpita dal coronavirus in italia, si è detta contraria ad una apertura differenziata tra regione e regione per le aziende. Il Governatore Attilio Fontana ha affermato: “Sarebbe un grosso rischio, perché il contagio riesce a non diffondersi se c’è il rispetto di alcune regole: se il contagio riprende è un rischio per tutti, e se non siamo in grado di contenerlo rispettando tutti le stesse regole non c’è chi più o chi meno: credo si debbano fare valutazioni comuni tra regioni”. La Lombardia, inoltre, ha riferito che sarebbe preferibile stilare delle linee guida nazionali e far ripartire in modo graduale le filiere produttive, iniziando da quelle considerate meno pericolose. Il Governatore Fontana ha anche ribadito che per i locali pubblici, come bar e ristoranti, l’attesa per la riapertura sarà inevitabilmente più lunga proprio in considerazione della natura delle attività. Sulla scia del Presidente della Lombardia sembra essere anche la sindaca di Torino, Chiara Appendino, che ha affermato di volere una ripartenza che sia sicura, rapida e compatta per tutto il paese. A sostenere un rapido inizio della fase 2 è anche Matteo Renzi, leader di Italia Viva. “La pandemia rischia di trasformarsi in carestia. Ogni settimana che perdiamo – dice il Senatore – costa 10 miliardi di euro. Se non riapriamo subito, interi settori dell’economia saranno distrutti dalla concorrenza degli altri Paesi, anche nostri vicini. E avremo migliaia di famiglie disperate per la perdita dei posti di lavoro”. Uno dei nodi più importanti e complicati da sciogliere è ovviamente quello dei trasporti. A questo proposito è intervenuta la sindaca di Roma, Virginia Raggi, che ha proposto un piano in base al quale non sarà possibile viaggiare in piedi, ma solo seduti, e ha ribadito la necessità di una ripartenza unitaria per evitare che siano regioni di Serie A e Serie B. ac/AGIMEG