Estensione Green Pass, Regioni: “Riorganizzare il sistema di rilascio della certificazione verde dopo l’esecuzione dei tamponi”

Riorganizzare il sistema di rilascio dei Green pass dopo l’esecuzione dei tamponi, allungando ulteriormente i tempi di validità e dare la possibilità alle imprese di organizzarsi anche autonomamente per l’esecuzione dei test, oltre al supporto delle farmacie. E’ quanto chiedono le Regioni che paventano il rischio caos in vista del 15 ottobre, quando il Green pass diventerà obbligatorio per accedere ai luoghi di lavoro. Mercoledì 13 ottobre il tema potrebbe essere affrontato in Conferenza delle Regioni.

“Non possiamo penalizzare le aziende in questa fase fondamentale di ripresa”. E’ quanto ha detto il presidente della regione Friuli Venezia Giulia e della conferenza delle regioni, Massimiliano Fedriga, a La Stampa. “Con l’obbligo di Green Pass, per evitare che si crei il caos nei luoghi di lavoro, il governo deve intervenire tempestivamente, per consentire alle imprese di organizzarsi. Test rapidi direttamente in azienda, è sicuramente una proposta utile da valutare, del resto sono test già acquistabili in farmacia. Se si sceglie di percorrere questa strada, però, bisogna fare presto, perché il 15 ottobre è arrivato e le aziende non possono organizzarsi dall’oggi al domani”, ha aggiunto.

“Bisogna consentire di fare i test fai da te nelle aziende, con la sorveglianza delle imprese – prosegue. I tamponi nasali sono certificati e diffusi in tutto il mondo. I controlli in questo caso si farebbero direttamente in azienda.. Tra gli imprenditori c’è chi è anche disposto a pagarli di tasca sua. Se acquistati in grandi stock possono costare dai 4 ai 7 euro. Ho aperto per primo alla terza dose. Ma da amministratore mi corre l’obbligo di guardare in faccia la realtà. Cosa faranno questi 590mila senza protezione? Resteranno senza lavoro?”, ha sottolineato in un’intervista a La Repubblica il presidente della regione Veneto, Luca Zaia. cdn/AGIMEG