Emilia-Romagna, Campanella (Com. Donne in Gioco): “Chiedo massima partecipazione alla protesta del 20-21 luglio. Questa è la battaglia di tutti”

“Il 20-21 luglio saremo davanti all’Assemblea regionale dell’Emilia-Romagna per protestare la situazione che stanno vivendo i colleghi. Sappiamo che c’è un muro immenso difficilissimo da scavalcare. In questo territorio c’è un’ingiustizia palese che va a ledere i diritti sostanziali. Non si può vivere nell’incertezza, paura e sconforto. Il Covid ha aggravato il carico sulle nostre spalle. Noi speriamo nel buon senso e ad oggi ci basterebbe un minimo risultato: ovvero sospendere l’attuazione della legge dove non è ancora entrata effettivamente in vigore per concedere il tempo agli imprenditori di dislocare che sono stati bloccati dalla pandemia. Inoltre, non si può dimenticare il peso della burocrazia in Emilia-Romagna per dislocare. Dunque, pur volendo ricollocarsi a distanza dei luoghi sensibili non era possibile farlo. Ora, andremo a chiedere il tempo alle imprese di adeguarsi sperando poi di riuscire a modificare la legge. Quello che sta accadendo in Emilia è pazzesco. La legge ha agito a macchia di leopardo perché i comuni non sono stai equi e giusti. I sistemi adottati sono stati inefficaci e discriminatori a 360 gradi. Da qualsiasi angolazione si vede la legge è evidente come non sia equa ed abbia un effetto espulsivo. Le concessioni sono concesse dallo Stato e sono dello Stato e meritiamo rispetto”. E’ quanto ha affermato durante la diretta Agimeg condotta dal direttore Fabio Felici la coordinatrice del Comitato Donne in Gioco, Antonia Campanella. “Noi non molleremo e finché avremo alcuni esponenti della politica che sono dalla nostra parte noi ci batteremo per i nostri diritti. Nel nostro settore non ci sono mai state battaglie facili, quindi non mi spaventa quello che ci aspetta in Emilia. E’ doveroso farla e deve essere fatta con l’unità del settore. Le leggi regionale giocano a nostro svantaggio perché già siamo un popolo diviso e le questioni regionali peggiorano questo aspetto. Io personalmente andrò in Emilia partendo dalla Puglia per dare un forte sostegno all’ingiustizia che i colleghi stanno subendo. Non abbiamo questi grandi assembramenti in sala come millantato dal Ministero della Salute sia a causa del Covid sia a causa del termine delle competizioni internazionali. Mi rivolgo a tutti, considerando le difficoltà che stiamo attraversando, è necessario essere presenti il 20-21 luglio anche tenendo chiuse un paio d’ore le attività e dare tutto il sostegno possibile a persone che si battono per la nostra salvaguardia. Chiedo la massima partecipazione. Sappiamo che siamo continuamente massacrati e vediamo il futuro sempre con incertezza. La circolare del Ministero della Sanità non ci ha lasciato indifferenti, noi siamo sul piede di guerra. Loro vedono un film che non rispecchia nella realtà delle sale”. ac/AGIMEG