Emergenza Covid-19, Liguria e Puglia a rischio zona rossa. Confronto Governo-Regioni: “I 21 parametri per definire le fasce vanno cambiati”

“Dall’incontro è emerso in maniera unanime la richiesta che ci sia un confronto preventivo con il Governo sul tema dei parametri e delle modalità. Si chiede di rafforzare il tema del confronto preventivo e si ribadisce la necessità di stabilire una sorta di ‘tagliando’ per i parametri”. E’ quanto afferma il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in seguito all’incontro tra le Regioni ed il Governo. Nel frattempo però – secondo quanto riporta Repubblica, il Governo sta preparando una nuova stretta per Liguria e Puglia che potrebbero essere le prossime ad entrate nella zona rossa, mentre il Veneto si sposterebbe in zona arancione. Inoltre, all’interno delle stesse province, alcune zone potrebbero subire un lockdown più leggero, come hanno chiesto ieri alcuni governatori. Le regole attuali prevedono che dopo una settimana si può chiedere la revisione della fascia, a patto che il calo venga confermato anche nelle due settimane successive. Così dal 27 novembre potrebbero uscire dalla zona rossa Piemonte, Calabria, Valle d’Aosta ed Alto Adige e Lombardia, dove però, Bergamo e Brescia potrebbero passare all’arancione. Toscana e Campania, invece, per non essere più ‘rosse’ dovrebbero aspettare l’11 dicembre. Infine, c’è anche chi ha deciso in autonomia di passare alla zona rossa. E’ questo il caso dell’Abruzzo dove il governatore, Marco Marsilio, seguendo l’esempio della Valle d’Aosta ha firmato un’ordinanza valida dal 18 novembre al 3 dicembre che porta la Regione in regime di lockdown totale. ac/AGIMEG