Emergenza Coronavirus, Conte davanti ad un bivio: aspettare il 9 novembre o anticipare nuove restrizioni al 3 o 4 novembre. Allo studio nuove chiusure e limitazioni spostamenti

Scuola, mini lockdown regionali, provinciali o nazionale, nuovo DPCM. Sono tanti i temi in discussione in queste ore e che stanno dividendo Governo, ministri e governatori di regione. L’obiettivo è contenere i contagi da Covid-19, che negli ultimi giorni sta crescendo in modo vertiginoso e valutare, in base all’indice di trasmissibilità, quali interventi fare.

Conte vorrebbe aspettare a prendere altre decisioni qualche altro giorno e si parla di una nuova stretta per il 9 novembre. Ma il cosiddetto “scenario 4” di cui ha parlato l’Istituto Superiore di Sanità, sembrerebbe quasi realtà in almeno cinque regioni: Lombardia, Campania, Lazio, Liguria e Valle d’Aosta.

C’è quindi anche chi parla di lockdown di grandi città, tra cui Milano, Napoli, Genova e chi punta invece a chiudere intere regioni.

Sotto i riflettori anche la scuola, ma la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina insiste nel non chiuderla perché la “scuola è un luogo sicuro”.

Le ipotesi per Conte sembrano quindi essere due: arrivare al 9 novembre per una nuova stretta, anche se la data sembra molto lontana, o anticipare al 3 o 4 novembre con un lockdown “morbido”. In questo caso, ci sarebbe la chiusura dei centri commerciali nei weekend, ulteriori limiti ai ristoranti e orari ridotti per i negozi. Molto discussa invece una restrizione sugli spostamenti tra regioni. es/AGIMEG