Dossier Rendiconto 2020 e Assestamento 2021: “Imposte sui giochi in calo del 48% (-3,3 miliardi) rispetto al 2019”

“Analizzando le principali imposte, si registra – rispetto al 2019 – una riduzione del gettito da IVA (-16,5 miliardi, -10,9%), delle imposte sui redditi (-5,2 miliardi, -3,1%), dell’accisa e imposta erariale sugli oli minerali (-4,3 miliardi, -16,4 %) e delle imposte gravanti sui giochi (-3,3 miliardi, – 48,3%). Una significativa variazione in aumento riguarda le imposte sostitutive, cha passano da 15,1 miliardi del 2019 a 19,6 miliardi (+30,6%)”. E’ quanto si legge nel Dossier su Rendiconto 2020 e Assestamento 2021 pubblicato alla Camera. “Nel complesso, dunque, come risulta evidente dalla precedente tabella, al peggioramento del dato assestato del saldo netto concorrono: § l’aumento delle entrate per complessivi 2.408, dovuta per 883 milioni alle variazioni per atto amministrativo e per 1.525 milioni alle variazioni proposte dal disegno di legge di assestamento, riferibili alle maggiori entrate derivanti da giochi, principalmente lotterie, da quelle provenienti dai dividendi da versare da parte delle società partecipate, nonché da quelle risultanti dalla proroga a titolo oneroso per il rilascio delle autorizzazioni e delle licenze per i servizi di telecomunicazione”, aggiunge. “Per quanto concerne le entrate finali, il disegno di legge di assestamento reca una proposta di aumento per 1.5 miliardi rispetto alle previsioni formulate con la legge di bilancio 2021. Le entrate tributarie recepiscono principalmente l’adeguamento alle stime del DEF 2021, con una contrazione di 461 milioni, a cui si aggiunge un’ulteriore riduzione di 356 milioni a seguito del monitoraggio degli andamenti effettivi di gettito. Complessivamente si determina una riduzione di 818 milioni. Nel complesso, rispetto alle previsioni iniziali, si registra una ricomposizione tra imposte dirette e imposte indirette, principalmente per effetto del mutato quadro macroeconomico. Le entrate extratributarie registrano, nel complesso, un incremento di 2,5 miliardi, determinato dalla migliore evoluzione, in particolare rispetto alle stime del DEF, delle entrate di alcuni giochi, soprattutto lotterie, e dei dividendi che saranno versati dalle società partecipate. Sull’incremento complessivo proposto con il presente provvedimento incide anche l’aumento dei contributi per il rilascio delle autorizzazioni e per le licenze per i servizi di telecomunicazione, a fronte della proroga concessa per i diritti d’uso di talune frequenze di telefonia mobile”, continua. “Incidono sul miglioramento delle entrate extratributarie, anche i maggiori introiti previsti nel settore dei giochi, che complessivamente aumentano di circa 2,3 miliardi. A questi corrispondono maggiori spese per aggi e vincite, complessivamente per circa 1,9 miliardi, da cui risulta un incremento dell’utile del settore dei giochi di circa 370 milioni in termini di saldo netto da finanziare e di circa 700 milioni di euro in termini di indebitamento netto (la differenza tra i due saldi risente della revisione delle stime operata con il DEF 2021 in senso peggiorativo). In riduzione le entrate derivanti dagli utili di gestione versati dalla Banca d’Italia per circa 1.100 milioni: l’importo versato al bilancio statale è stato pari a 5.906 milioni, come scontato nei tendenziali di finanza pubblica. In riduzione anche le sanzioni e gli interessi collegati alla riscossione dei tributi per 356 milioni, in linea con le stime del DEF”, prosegue. “Le proposte di aumento della spesa corrente primaria sono connesse principalmente alle seguenti categorie economiche di spesa: § consumi intermedi (+535 milioni), su cui incide l’incremento degli stanziamenti relativi agli aggi e ai compensi trattenuti dai concessionari e rivenditori dei giochi per complessivi 297 milioni e le aumentate esigenze per gli oneri connessi all’emissione e alla gestione dei prestiti emessi dallo Stato per 50 milioni; trasferimenti alle amministrazioni pubbliche (+156 milioni), sui quali incidono l’incremento delle somme occorrenti per la regolazione delle entrate erariali attribuite alle regioni a statuto speciale per complessivi 340 milioni, l’incremento dei trasferimenti alle regioni a statuto ordinario a titolo di compensazione della quota di fondo perequativo relativo al minore gettito Irap (101 milioni) e la riduzione delle somme per la devoluzione di entrate erariali alle regioni a statuto speciale (-318 milioni); § trasferimenti alle famiglie e istituzioni sociali private, che registrano un incremento di 70 milioni, principalmente per l’integrazione degli stanziamenti relativi ai finanziamenti degli istituti di patronato e di assistenza sociale (106 milioni) per l’adeguamento dello stanziamento all’effettivo importo dei contributi versati all’entrata del bilancio statale dagli enti previdenziali nel 2020, e per la riduzione di 20 milioni per l’adeguamento degli stanziamenti di bilancio relativi alla quota dell’8 per mille IRPEF devoluta alla CEI in relazione alle scelte operate dai contribuenti in sede di dichiarazione; § poste correttive e compensative per 2,1 miliardi, su cui incidono 442 milioni di incremento degli stanziamenti per rimborsi e compensazioni di imposte dirette e indirette e l’incremento degli stanziamenti relativi alle vincite su giochi, scommesse e lotterie per complessivi 1.628 milioni, in relazione all’aumento del volume dei giochi e all’andamento delle correlate entrate”, si legge. “Con riferimento alle missioni del bilancio dello Stato, le proposte di assestamento determinano una riduzione degli stanziamenti della missione “Debito pubblico”, pari a -12,5 miliardi, principalmente in relazione all’adeguamento delle esigenze per il rimborso dei prestiti internazionali a breve termine, di cui non si era potuto tenere conto in sede di bilancio di previsione. Considerando gli importi della missione “Debito pubblico”, la spesa complessiva del bilancio dello Stato si assesta a 1.091,7 miliardi di euro, con un aumento di 31 miliardi rispetto alle previsioni di bilancio. Con riferimento alle missioni, le variazioni in aumento proposte dal ddl di assestamento riguardano: § gli stanziamenti della missione “Politiche economico-finanziarie e di bilancio e tutela della finanza pubblica” per 843 milioni, di cui 442 milioni di incremento delle risorse per rimborsi e compensazioni di imposte dirette e indirette e 1.900 milioni degli stanziamenti relativi agli aggi e alle vincite per giochi, scommesse e lotterie, parzialmente compensata con la riduzione degli interessi sui conti di tesoreria per 1.700 milioni”, continua. “Riguardo alle spese finali, la proposta del ddl di assestamento ne prevede un incremento in termini di cassa di 1,5 miliardi, dovuto a maggiori spese di parte corrente per 1,3 miliardi e di conto capitale per solo 0,2 miliardi. Per la parte corrente, alla riduzione della spesa per interessi e redditi da capitale (-3.275 milioni), si contrappongono aumenti degli stanziamenti delle altre categorie: crescono le spese per i consumi intermedi (723 milioni), di cui 297 milioni relativi agli aggi e ai compensi trattenuti dai concessionari e rivenditori dei giochi per complessivi; aumentano i trasferimenti alle amministrazioni pubbliche (914 milioni cassa), sui quali incidono l’incremento delle somme occorrenti per la regolazione delle entrate erariali attribuite alle regioni a statuto speciale (340 milioni), l’incremento dei trasferimenti alle regioni a statuto ordinario a titolo di compensazione della quota di fondo perequativo relativo al minore gettito Irap (101 milioni), la riduzione delle somme per la devoluzione di entrate erariali alle regioni a statuto speciale (-318 milioni); nonché le maggiori risorse destinate al trasporto pubblico locale (290 milioni), motivate dall’esigenza del pagamento dei residui connessi all’emergenza epidemiologica. Registrano un incremento anche i trasferimenti alle famiglie e istituzioni sociali private (405 milioni), principalmente per l’integrazione degli stanziamenti relativi ai finanziamenti degli istituti di patronato e di assistenza sociale (106 milioni) per l’adeguamento dello stanziamento all’effettivo importo dei contributi versati all’entrata del bilancio statale dagli enti previdenziali nel 2020, e l’integrazione dello stanziamento destinato alla card per i diciottenni (200 milioni) e per i servizi per l’accoglienza (90 milioni). Aumentano altresì le poste correttive e compensative per 2,1 miliardi”, aggiunge. “Per quanto riguarda le principali variazioni proposte tra le Entrate con il disegno di legge di assestamento, aggiornate in coerenza con il quadro macroeconomico illustrato nel DEF 2021 nonché con le più recenti informazioni sugli andamenti effettivi del gettito, esse indicano una riduzione complessiva del gettito relativo a quelle tributarie, attesa in misura pari a 817 milioni di euro, derivante dalla riduzione delle imposte indirette per 4.881 milioni di euro, collegata al calo delle accise e delle entrate da attività di accertamento e controllo, e all’aumento delle imposte dirette per 4.062 milioni di euro, collegato ad una previsione più favorevole dell’autoliquidazione Ires e delle imposte sostitutive sulle plusvalenze e sui fondi pensione, in parte compensata dalle minori entrate previste per l’Irpef e dal minor gettito per l’imposta sui servizi digitali. Le entrate extra-tributarie aumentano complessivamente di 2.464 milioni di euro in relazione ai maggiori dividendi da versare da parte delle società pubbliche per 1.200 milioni di euro, rispetto a quanto previsto in legge di bilancio (1.500 milioni di euro in termini di indebitamento netto rispetto al DEF 2021) e ai maggiori proventi derivanti dalla proroga a titolo oneroso per la concessione dei diritti d’uso di talune frequenze di telefonia mobile per 838 milioni di euro, con effetti solo in termini di saldo netto da finanziare e di fabbisogno del settore statale. Incidono sul miglioramento delle entrate extra-tributarie anche i maggiori introiti previsti nel settore dei giochi, che complessivamente aumentano di circa 2.300 milioni di euro. A questi corrispondono maggiori spese per aggi e vincite per circa 1.900 milioni di euro, da cui risulta un incremento dell’utile del settore dei giochi di circa 370 milioni di euro in termini di saldo netto da finanziare e di circa 700 milioni di euro in termini di indebitamento netto (la differenza tra i due saldi risente della revisione delle stime operata con il DEF 2021 in senso peggiorativo). Di segno opposto si evidenziano, infine, i minori versamenti, rispetto alle previsioni di bilancio, degli utili di gestione da parte della Banca d’Italia per circa 1.100 milioni di euro: l’importo versato al bilancio statale è stato pari a 5.906 milioni di euro, come già scontato nei tendenziali di finanza pubblica. In riduzione anche le sanzioni e gli interessi collegati alla riscossione dei tributi per 356 milioni di euro, in linea con le stime del DEF. Le entrate da alienazione ammortamento e riscossione crediti, senza effetti sull’indebitamento netto, registrano una riduzione per complessivi 120 milioni di euro”, continua. “Per quanto riguarda le Spese, gli effetti sul SNF delle variazioni proposte con il disegno di legge di assestamento sono di aumento in misura pari a 229 milioni di euro in termini di competenza e a 1.516 milioni in termini di cassa, quasi interamente per effetto della spesa in conto capitale. Incide sulla variazione complessiva delle spese l’aumento degli stanziamenti per gli aggi e le vincite del settore dei giochi, correlato, come già illustrato, all’aumento delle relative entrate”, conclude. cdn/AGIMEG