Dossier Decreto Fiscale: da proroga gare scommesse e Bingo, entrate per circa 83 milioni per il 2020

Il Decreto Fiscale è atteso in Aula al Senato per questa mattina. Nel testo lotteria degli scontrini, proroga gare scommesse e Bingo, aumento Preu slot e vlt e Registro unico degli operatori.

“Articolo 24 (Proroga gare scommesse e Bingo). Le disposizioni in commento: 1) prorogano al 30 giugno 2020 il termine, scaduto il 30 settembre 2018, per indire la gara per l’affidamento delle concessioni di raccolta delle scommesse su eventi sportivi, anche ippici, e non sportivi, ivi compresi gli eventi simulati. Si ricorda che la legge di bilancio 2018, ha già disposto la proroga delle concessioni in essere e della titolarità dei punti di raccolta regolarizzati fino al 31 dicembre 2019, a fronte del versamento della somma annuale di 6.000 euro per diritto afferente ai punti vendita aventi come attività principale la commercializzazione dei prodotti di gioco pubblici, compresi i punti di raccolta regolarizzati e di 3.500 euro per ogni diritto afferente ai punti vendita aventi come attività accessoria la commercializzazione dei prodotti di gioco pubblici. 2) prorogano al 31 dicembre 2020 il termine di efficacia delle concessioni in essere, scadenti il 31 dicembre 2019 e la titolarità dei punti di raccolta regolarizzati. Sono quindi aumentate le somme da versare: nello specifico da 6.000 a 7.000 euro, per i punti vendita aventi come attività principale la commercializzazione dei prodotti di gioco pubblico, e da euro 3.500 ad euro 4.500, per gli altri punti vendita”. E’ quanto si legge nel Dossier del Servizio di Bilancio sul Decreto Fiscale. “Con modifica approvata dall’altro ramo del Parlamento – aggiunge – è stato precisato che le disposizioni di cui al comma 1, sono poste in essere al fine di adeguare i bandi di gara, prevedendo le più ampie misure preventive e di contrasto dell’infiltrazione mafiosa, in particolare in relazione alla composizione azionaria delle società concorrenti e al rafforzamento della responsabilità in vigilando ed in eligendo da parte dei concessionari nelle filiere di riferimento. Con il comma 2, modificando l’articolo 1, comma 636, della legge n. 147 del 2013 (legge di stabilità 2014), viene prorogato al 30 settembre 2020 il termine per indire la gara per l’affidamento delle concessioni di gioco per la raccolta del Bingo. Si precisa che le concessioni in scadenza nel 2020 sono incluse nel novero delle attribuzioni. Anche in tal caso, la proroga è onerosa per i concessionari. La RT rappresenta che sulla base dei punti in esercizio come emergenti dalle ultime rilevazioni aggiornate al mese di settembre 2019, è possibile stimare dalla proroga un’entrata per il 2020 nell’ordine di 65,7 milioni di euro, considerando che attualmente sono operative n. 5.921 sale e n. 4.735 corner per la raccolta del gioco, tenuto conto dell’aumento di costo per singolo diritto a titolo di una tantum (euro 7.500 per diritto afferente ai punti vendita aventi come attività principale la commercializzazione dei prodotti di gioco pubblici, compresi i punti di raccolta regolarizzati (c.d. “negozi”) ed euro 4.500 per ogni diritto afferente ai punti vendita aventi come attività accessoria la commercializzazione dei prodotti di gioco pubblici, c.d. “corner”), come da seguente quantificazione:

5.921 x 7.500 = 44,4 mln di euro

4.735 x 4.500 = 21, 3 mln di euro

Totale:+ 65,7 milioni di euro (anno 2020)

In relazione a quanto previsto al comma 2, (proroga Bingo) è possibile stimare dalla proroga un’entrata su base annua nell’ordine di 17 milioni di euro, considerando che attualmente sono operative n. 195 sale ad invarianza di costo per singola sala a titolo di una tantum, già previsto lo scorso anno, come da seguente quantificazione:

195 x 90.000 = 17 mln di euro

2020: 17 mln di euro

Le disposizioni in commento non comportano oneri aggiuntivi rispetto alle ordinarie spese di funzionamento dell’Agenzia, in quanto le attività previste verranno svolte con le risorse umane e materiali esistenti. Al riguardo, si ricorda che il comma 1097 dell’art. 1 della legge di bilancio 201979 ha disposto la proroga onerosa delle concessioni “Scommesse” fino all’aggiudicazione delle nuove concessioni e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2019. La RT annessa dava conto che la procedura era stata avviata e che si sarebbe potuta concludere nel 2019. Nell’occasione indicava come concessioni “Scommesse” attive n. 5985 sale e n. 4836 corner. Si ricorda inoltre che la RT annessa all’art. 1, comma 1048, della legge di bilancio 2018 – che prevedeva una proroga onerosa delle concessioni “Scommesse” ed un incremento del corrispettivo dovuto – indicava come concessioni attive 6.243 sale e 7.305 corner. Riferiva inoltre di 200 concessioni per il Bingo. Poiché il trend in diminuzione del numero delle concessioni “Scommesse” è confermata anche dalla RT in commento che indica, ai fini della stima, 5.921 concessioni per sale e 4.735 concessioni per i corner andrebbero forniti maggiori elementi informativi al fine di comprendere l’andamento predetto e per verificare il carattere prudenziale della stima che, basandosi su dati riferiti ai punti in esercizio attivi nel mese di settembre 2019, potrebbe risentire del venir meno, nel 2020, dell’operatività di alcune concessioni allora in essere. Sul punto la RT – continua – non considera alcuna ipotesi di abbattimento circa la numerosità per l’eventualità in cui il trend registrato dovesse confermarsi anche nel 2020. Per la proroga delle concessioni Bingo, poiché l’importo dovuto è previsto nella  misura di 7.500 euro per ogni mese o frazione di mese superiore ai quindici giorni di proroga della concessione, la RT ipotizza che tutte le concessioni siano prorogate per un anno (7.500 X 12= 90.000). Al fine del riscontro del carattere prudenziale dell’ipotesi assunta – in grado di assicurare tutto il gettito potenziale – appaiono necessarie maggiori informazioni, non potendosi escludere che qualcuna delle concessioni possa nel tempo venir meno. Considerati i differimenti che hanno interessato le gare “Scommesse”81 e Bingo e gli introiti attesi dalla definizione delle gare che sono stati contabilizzati nei saldi di finanza pubblica (410 mln di euro per la gara Scommesse e 73 mln di euro per la gara Bingo in termini di maggiori entrate extra tributarie per l’anno 2018 e con effetti migliorativi nel tempo dell’indebitamento netto nell’arco temporale interessato dalla durata delle concessioni) andrebbe valutata l’opportunità di svolgere un approfondimento circa le ragioni che hanno determinato i differimenti delle gare nel tempo. Sul punto si evidenzia che la relazione illustrativa, a proposito della necessità dell’odierna proroga, la associa alle interlocuzioni ancora in essere con il Consiglio di Stato che ha sospeso l’espressione del parere obbligatorio da rendere sugli atti di gara per entrambe le procedure, in attesa di chiarimenti e riformulazioni da parte dell’Amministrazione finanziaria. Si suggerisce sul punto di acquisire rassicurazioni dal Governo sul fatto che le interlocuzioni in essere con il Consiglio di Stato possano definirsi in tempi utili a consentire, a seguito della formulazione dei prescritti pareri, l’avvio delle gare entro i termini indicati dal provvedimento in commento”, ha concluso. cdn/AGIMEG