“La questione dei giochi va rivista da un punto di vista culturale. L’emendamento Picchetto-Bonfrisco recepisce solo le richieste della relazione tecnica 34 allegata alla norma del 6 luglio del 2011 che permetteva l’apertura di nuove sale da poker e che prevedeva una proroga fino al giugno 2013. Allora nessuno criticò la norma, ma ora che per motivi economici si chiede la fine della proroga stessa, le critiche sono fioccate. Voglio solo dire che la fine di questa proroga fa solo in modo che accada il contrario di quanto detto dai giornali. Non tutte le gare per le licenze saranno state espletate e quindi le sale da poker che verranno aperte rimarranno all’interno del range che va da 0 a 1000 e probabilmente saranno inferiori a 1000”, così ha dichiarato il senatore Azzolini. eg/AGIMEG
