Dl Stabilità. Sulle disposizioni dei giochi per i tecnici del Senato occorre tener conto anche della legge di Delega

Sulle disposizioni in materia di giochi previsti all’interno della Legge di Stabilità 2013, il Servizio del Bilancio dello Stato ha rilevato che lo schema di DM sia sottoposto anche al parere delle Commissioni parlamentari competenti in materia finanziaria per la valutazione dei predetti profili. I tecnici del Senato ricordano inoltre che sulla materia sta intervenendo anche il disegno di legge delega che prevede un riordino delle disposizioni vigenti.

Il comma 1 dell’articolo 3, introdotto dalla Camera dei deputati, novella l’articolo 110 del TULPS (D.P.R. n. 773 del 1931). In particolare, la lettera a) aggiunge due tipologie di apparecchi e congegni per il gioco lecito tra quelli di cui al comma 7 dell’articolo 10; la lettera b) stabilisce che un decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, su proposta del direttore generale dell’Agenzia delle dogane, provvederà – sentite le Commissioni parlamentari competenti – a definire

apposite regole tecniche sia per la produzione di tutte le tipologie di apparecchi senza vincita in denaro sia per la determinazione della base imponibile forfetaria dell’imposta sugli intrattenimenti di cui all’articolo 14-bis, comma 5, del D.P.R. n. 640 del 1972; inoltre, dispone in merito alla

regolarizzazione di tutti gli apparecchi da gioco senza vincite in danaro utilizzati nel corso del 2012 come veicoli di manifestazioni a premio, in seguito al pagamento di una somma di 500 euro una tantum, ovvero di 400 euro nel caso di comprovato utilizzo stagionale, oltre al pagamento

dell’imposta sugli intrattenimenti; la lettera c) interviene in materia di sanzioni per violazioni riguardanti la distribuzione, l’installazione e l’utilizzo degli apparecchi da gioco.

Al riguardo, il Servizio del Bilancio dello Stato rileva che la norma presenta alcuni profili suscettibili di produrre effetti finanziari; in particolare, a proposito della fissazione di regole tecniche per la determinazione della base imponibile forfetaria dell’imposta sugli intrattenimenti con riferimento agli apparecchi e congegni per il gioco lecito, che viene affidata ad un emanando decreto ministeriale. Sul punto potrebbe essere opportuno che lo schema di DM sia sottoposto anche al parere delle Commissioni parlamentari competenti in materia finanziaria per la valutazione dei predetti profili. Si ricorda che sulla materia dei giochi interviene il disegno di legge delega in materia di riforma del sistema fiscale attualmente in discussione in Parlamento, che prevede un riordino delle disposizioni vigenti sulla materia. cd/AGIMEG