DL Riaperture settore gioco dal 1° luglio in ‘zona gialla’, Camera approva con 384 voti a favore. Il testo passa ora al Senato

Con 384 voti a favore, 39 contrari e 5 astenuti la Camera ha approvato il DL Riaperture, il disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52, recante misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da Covid-19. Il provvedimento – che  consente l’apertura, in zona gialla, dal 1° luglio delle attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò – passa ora all’esame del Senato. Nella discussione in aula erano state accettate le riformulazioni degli ordini del giorno D’Attis (FI) e Vinci (FdI) riguardanti le attività di gioco e il bowling presentati al Decreto. Il Governo aveva espresso per entrambi parere favorevole a condizione che fosse aggiunta la formula: “a valutare l’opportunità di”. Ecco i testi originali degli ordini del giorno:

“La Camera,

premesso che:

l’articolo 8-ter del provvedimento in esame, introdotto nel corso dell’esame in sede referente, consente, in zona gialla, e dal 1° luglio 2021, le attività di sale giochi; sale scommesse; sale bingo; casinò;

il medesimo articolo specifica inoltre che le suddette attività siano consentite anche se svolte all’interno di locali adibiti ad attività differente, purché avvengano nel rispetto dei vigenti protocolli e linee guida,

impegna il Governo:

a integrare le suddette previsioni o comunque a chiarire che sono consentite le attività di gioco pubblico svolte anche nei negozi e punti di gioco, e comunque in tutti i pubblici esercizi aventi attività principale diversa da quella di raccolta di gioco pubblico.
9/3045-A/75. D’Attis (FI).

La Camera,

premesso che:

il gioco del bowling viene svolto sotto diversi codici Ateco. Nell’ultimo anno, verosimilmente perché esercitato da un numero ridotto di imprese in Italia, non sono state prese decisioni specifiche per questo settore, lasciando di volta in volta le imprese nel dubbio di essere considerate attività sportive o sale giochi, pur avendo una loro chiara specificità;

in particolare il gioco del bowling viene svolto in ambienti chiusi ma di ampissime dimensioni e anche con distanze tra i giocatori, peraltro spesso dello stesso nucleo famigliare;

ognuna di queste attività sostiene costi fissi di gestione mensilmente molto elevati, coinvolge decine e decine di dipendenti e migliaia di giocatori di questo gioco/sport con particolarità uniche, non certo assimilabili a una sala giochi, che in alcuni casi può essere presente in una parte definita e separata del locale, né ad uno sport classicamente inteso;

l’emergenza COVID ha comportato la chiusura per lunghi periodi di tali attività, inoltre lasciate nell’incertezza del proprio inquadramento normativo,

impegna il Governo

a considerare espressamente l’attività di bowling, con rilievo delle proprie specifiche e uniche caratteristiche, in occasione dell’adozione di futuri provvedimenti in materia COVID.
9/3045-A/61. Vinci (FdI)”.

lp/AGIMEG