Dl Crescita. Lo Moro (Pd): “L’aumento del preu sui giochi va regolato da norme di legge di rango primario”

Lo aveva più volte affermato il precedente Direttore Generale dei Monopoli di Stato Raffaele Ferrara nal corso delle numerose audizioni in Commissione Finanza: “La regolamentazione del gioco deve essere demandata a norme di legge di fonte primaria e non a decreti dirigenziali adottati dall’Amministrazione. Il Parlamento si riappropri di una competenza che deve essere sua esclusiva”.

A ribadirlo, ieri in commissione legislativa l’onorevole del Pd Doris Lo Moro durante l’esame del decreto-legge recante ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese in Commissione legislativa.

Lo Moro nell’illustrare brevemente i contenuti del provvedimento ne ha evidenziato il carattere estremamente complesso ed eterogeneo. “Tra le molte criticità che lo caratterizzano – ha spiegato Lo Moro – ci sono numerose disposizioni che autorizzano il ricorso a fonti secondarie del diritto non in linea con la disciplina in materia di norme regolamentari di cui all’articolo 17 della legge n. 400 del 1988”.

L’onorevole del PD ha evidenzia tra queste la presenza di una disposizione che demanda ad un atto provvedimentale la determinazione del prelievo erariale sui giochi pubblici in violazione della riserva di legge di cui all’articolo 23 della Costituzione.

“Sul piano dei rapporti con la normativa di rango costituzionale – ha detto – il decreto-legge, all’articolo 11-bis, che demanda a decreti dirigenziali la modifica della misura del prelievo erariale unico sui giochi pubblici a copertura degli oneri derivanti dal medesimo articolo, interviene sul sistema delle fonti del diritto, attribuendo ad un provvedimento non inquadrabile nell’ambito di tale sistema, potestà normative ora regolate da una fonte di rango primario, delineando una procedura di cui andrebbe inoltre valutata la compatibilità con la riserva di legge prevista dall’articolo 23 della Costituzione in materia tributaria”.

Lo Moro ha chiesto quindi che la disposizione contenuta all’articolo 11-bis, che demanda a decreti dirigenziali la modifica della misura del prelievo erariale unico sui giochi pubblici a copertura degli oneri derivanti dal medesimo articolo, sia riformulata nel senso di prevedere che la disciplina della materia sia introdotta dallo stesso decreto legge all’esame, ovvero affidata ad altra fonte di rango primario”. Cd/AGIMEG